La sorpresa più grande alla vigilia della trasferta di Bergamo è arrivata dall’elenco dei convocati. Fuori (a sorpresa) Albert Gudmundsson, non giudicato al meglio dopo i cinque giorni di lavoro in Islanda che il fantasista ha sostenuto durante il periodo passato in patria per il processo che lo ha riguardato. Ma al di là dell’esclusione del numero 10 sono anche altri i colpi di scena che potrebbero riguardare la Fiorentina a poche ore da una partita che ha già il sapore dello scontro diretto. In vista della sfida del Gewiss, infatti, Raffaele Palladino ha studiato alcuni correttivi ben precisi per sorprendere il maestro Gasperini, primo tra tutti un parziale cambio di modulo. Che non prescinderà, sia chiaro, dalla difesa a tre - dove l’escuso illustre potrebbe essere di nuovo Pongracic - ma che al cospetto dei nerazzurri potrebbe proporre per la prima volta in stagione il centrocampo a tre arricchito da due esterni.
Di fatto un 3-5-2 o, come sembra più probabile, un 3-5-1-1, con un trequartista (Colpani, in vantaggio su Ikoné) alle spalle di Kean. Sarà dunque una mediana più folta il grimaldello col quale il tecnico conta di centrare i primi tre punti in campionato e di interrompere un digiuno di successi che, per lui, dura dal 13 marzo scorso, dando più sostanza alla manovra (i sette gol subiti in cinque gare hanno acceso più di un campanello d’allarme) ma al contempo anche qualità. Andando con ordine, tra i pali di dovrebbe essere il debutto in Serie A di De Gea mentre in difesa, assieme a Martinez Quarta e Ranieri, potrebbe toccare di nuovo a capitan Biraghi ricoprire il ruolo di terzo centrale di sinistra. Detto di trequarti e attacco, è a centrocampo che c’è più attesa per le scelte finali: Dodo e Gosens presidieranno le corsie, con Cataldi e Mandragora che dovrebbero ultimare il reparto assieme Bove.
Andrea Giannattasio
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