
L’ex juventino, Fagioli, punto di riferimento decisivo della linea mediana della Fiorentina: porta cuore e idee al gioco di Palladino
L’idea di partenza di Raffaele Palladino in vista della sfida di domenica contro l’Atalanta è quella di proporre una squadra molto simile a quella che, prima della sosta, ha asfaltato la Juventus. Del resto le notizie arrivate dalle varie Nazionali in questi ultimi giorni sono state più che confortanti: intanto nessuno degli otto elementi della prima squadra convocati dalle rispettive selezioni è tornato con acciacchi fisici, mentre sotto l’aspetto tecnico la doppietta di Kean con l’Italia e l’assist di Gudmundsson con l’Islanda hanno confermato che, là davanti, la forma dei due attaccanti viola è più che esaltante. E proprio dal 10 e dal 20 Palladino è pronto a ripartire, all’interno di un 3-5-2 di base.
L’unico vero dubbio della formazione che sfiderà la Dea riguarda semmai la difesa: se infatti non pare in dubbio l’impiego di Ranieri e Pablo Marì, rimasti al Viola Park a lavorare, la terza maglia se la giocano - ad oggi alla pari - Pongracic e Comuzzo, con il croato che al momento sembra completare meglio la linea arretrata davanti a De Gea. Nessuna perplessità invece per ciò che riguarda il centrocampo, che contro i nerazzurri sarà folto come non mai (visti gli ormai consolidati recuperi di Folorunsho e Adli): ai fianchi di Cataldi, dirottato al centro della mediana, dovrebbero agire Mandragora e Fagioli. Oggi intanto, alle 15.30, Palladino prenderà la parola in sala stampa.
Andrea Giannattasio
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