In attesa del suo ritorno a Firenze, Rocco Commisso è stato costretto nei giorni scorsi a comparire presso il tribunale a New York. Il presidente della Fiorentina è infatti protagonista di un contenzioso legale (i cui fatti risalgono al 2017) tra la NASL, la vecchia seconda divisione statunitense di calcio di cui è stato presidente, e la MLS in seguito alla decisione della US Soccer di non rinnovare la licenza alla NASL.
Una mossa che ha di fatto portato al fallimento sia della seconda divisione che, di conseguenza, dei piani di Commisso per i New York Cosmos, al punto da convincere mister Mediacom a intentare una causa per danni del valore di 170 milioni di dollari alla MLS e alla Federcalcio statunitense.
Nel corso dell’udienza che si è tenuta lunedì a New York (la nona da quando è partito il processo), Commisso - presente in qualità di testimone - ha ammesso anche di aver sfruttato account anonimi su Twitter (ora X) per attaccare i suoi avversari: "Non mi sento bene per ciò che ho fatto, perché non è da me" ha raccontato il patron della Fiorentina in tribunale: "Non ho fatto nessun tweet negli ultimi sei anni e sono felice di aver smesso di usare i social".
Andrea Giannattasio
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