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Alessandro Bugli, giovanissimo attaccante della Sales
Firenze, 25 febbraio 2025 – Immaginate che l'arbitro assegni per errore alla vostra squadra, sotto di un gol, un calcio di rigore al posto di un calcio di punizione. Quanti calcerebbero volontariamente il penalty lontano dalla porta, per non sbugiardare il direttore di gara evitando al contempo che qualcuno possa soffiare sul fuoco della polemica? Ecco, Alessandro Bugli, giovanissimo attaccante della Sales Firenze, lo ha fatto sabato scorso, durante il match contro il Club Sportivo giocato al campo di via Gioberti e valido per il campionato provinciale Allievi U17.
Ecco l'episodio-chiave: il portiere del Club Sportivo, dopo una parata, aveva inizialmente gettato la palla a terra per portarla avanti di qualche metro prima di rinviare, per poi riprendere la sfera in mano. In casi del genere, il regolamento prevede un calcio di punizione dentro l’area nel punto in cui l'estremo difensore ha ripreso in mano il pallone. L’arbitro però, giovanissimo e poco più che esordiente, aveva concesso il rigore.
“Perdevamo 1-0, l’errore era dell’arbitro, non nostro. Io volevo segnare, poi però sono passati diversi minuti, perché comprensibilmente l’allenatore e i giocatori del Club Sportivo stavano protestando a più non posso. Dicevano che trattandosi di un errore tecnico dell’arbitro avrebbero fatto ricorso e chiesto di rigiocare la partita – ha raccontato il giovane Bugli – vedevo che si stava creando un brutto clima e che l’arbitro non riusciva a tornare sui suoi passi continuando a indicare il dischetto. Allora ho cominciato a capire che forse sarebbe stato meglio calciare il rigore fuori. Ho chiesto consiglio al capitano e anche mister Gigi suggeriva di calciare fuori. Aggiungendo tuttavia che la decisione avrei dovuto prenderla io”.
E Bugli, alla fine, ha optato per il fair play con un colpo di teatro non privo di suspence. “Non ho detto niente né ai miei compagni nè agli avversari. Il portiere si stava concentrando, aspettando il mio tiro in porta per fare gol. Invece ho deciso di calciare quel pallone lontano, quasi alla bandierina del calcio d’angolo, per far capire a tutti come quell’errore fosse volontario – ha continuato – un attimo di silenzio, e poi è partito un grande applauso. I nostri avversari sono venuti a stringermi la mano, e il loro capitano è andato a fare i complimenti anche al mister. E’ stato veramente molto bello, anche perché poi i gol per vincere sono arrivati lo stesso. Uno l'ho segnato io, abbiamo vinto 2-1 e così non è rimasto nemmeno quel filo di rimpianto per un rigore che avrebbe fatto la differenza”.
Ancor più soddisfatto il tecnico della Sales. “Alleno da tantissimi anni, sono un allenatore anziano, ma un errore così strano dell’arbitro e un gesto di sportività del genere da parte dei miei ragazzi non lo avevo mai vissuto. Sono ancora più orgoglioso della squadra che alleno – ha concluso Luigi Marzi – sono contento anche per il giovane arbitro che sul momento non si era accorto di avere sbagliato: invece che lasciarlo in pasto alle proteste della squadra avversaria, Alessandro ha deciso di aiutarlo. E alla fine, il direttore di gara ci ha ringraziato”.