Sarà Dodo l’osservato special dell’allenamento di stamani, il penultimo prima della partenza della Fiorentina in direzione Como. Il brasiliano, reduce dall’avventura con la Seleção che gli ha trasmesso una forte scarica di adrenalina, è tornato a Firenze ieri e dopo una prima seduta già svolta coi compagni anche oggi è pronto a mettersi a disposizione di Palladino, che dovrà così sciogliere forse l’unico vero enigma legato alla formazione di domenica. Se infatti, da un lato, la tentazione di far giocare per la volta dall’inizio in campionato Kayode è notevole (nonostante il 2004 abbia tutt’altro che brillato nei giorni scorsi con l’Under-21) è pur vero che l’ex Shakhtar è sempre stato fin qui una pedina pressoché insostituibile per l’allenatore.
A confermarlo ci pensano i numeri: nei primi dodici turni, Dodo ha sempre giocato titolare e per tutti i 90’ risultando così - al pari di Ndicka, Bijol, Di Lorenzo, Rrahmani, Baschirotto, Ismajili, Viti, Luperto, Marí e Gaspar - uno dei pochi difensori di Serie A che non ha ancora perso un minuto (ben 1.080) in questo campionato. Ecco perché la seduta di oggi al Viola Park sarà determinante per capire se, per la prima volta, il tecnico deciderà di attuare un inatteso ribaltone, anche in previsione dei tanti appuntamenti che attendono la Fiorentina da domenica fino a fine 2024 (dieci gare in 36 giorni). A.Gian.
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