
Sport, spettacolo e solidarietà nella prima edizione dell’evento “King of Clay - TPA Open tour” i campioni del tennis e dell’imprenditoria giocano per il sociale, che si è disputato al Match Ball di Firenze. Grandi campioni del tennis professionistico in campo insieme agli Amatori. La vittoria finale è stata ottenuta da Filippo Volandri in coppia con Andrea Papponi, che in finale hanno battuto per 6-3 Stefano Pescosolido e John Scherrer. Al terzo posto, a pari merito, le coppie Alessandro Motti con Salvatore Ferragamo e Stephane Robert con Gherardo Soresina. Brillante comportamento per Daniele Bracciali e Fabrizio Signorelli che vincono il ‘tabellone a specchio’ prevalendo per 6-3 su Luca Vanni e Andrea Goretti. Belle sfide anche nelle partite con in campo Giorgio Galimberti, Davide Sanguinetti, Mosè Navarra e Diego Narciso per i professionisti e Filippo Ricci, Giuseppe Peluso per gli Amatori. Il trofeo per i vincitori è stato realizzato da Stefano Ricci, main sponsor, con Francesca Schiavone madrina. Donazione in favore della Fondazione Fedelux, nata per onorare la memoria di Federico Luzzi. Il grande tennis è stato possibile grazie anche all’impegno degli imprenditori Andrea Moretti (Tenuta Setteponti), Andrea Squarcialupi (UnoAErre), Jacopo Fratini, Salvatore Ferragamo e Stefano Ricci.
Parole di elogio per la manifestazione da parte di Filippo Volandri: "Sono felice di aver preso parte a questo evento con la solidarietà che è stata la vera vincitrice. Tanti gli ex campioni presenti e validi tennisti a livello amatoriale. Siamo pronti per la prossima edizione". Filippo Ricci è stato giocatore e parte integrante dell’organizzazione: "Un’idea vincente nata da un incontro fra amici, che si è concretizzata in due giorni di tennis da ricordare e con finalità di solidarietà. Una grande emozione giocare con questi campioni che hanno interpretato le partite nel migliore dei modi creando un giusto bilanciamento in campo dando la possibilità anche al tennista amatoriale di essere protagonista. Progetto di successo che partendo da Firenze può essere esteso in tutto il mondo. Un elogio anche al circolo Match Ball, ai dirigenti Bianchini e Lapini e a tutto lo staff con in testa la famiglia Casamonti".
Francesco Querusti