Lo spazio della serata di domenica per godersi la settima vittoria consecutiva in campionato, da ieri la Fiorentina ha spostato il proprio focus sulla Conference League. Giovedì al Franchi arriva il Paphos e - al di là di un nome che non trasuda di storia - i ciprioti dovranno essere presi con le molle. Primi nel loro campionato, già due successi europei e la sensazione di arrivare a Firenze per la gara dell’anno senza avere troppo da perdere.
Insomma, avversario pericoloso che i match analyst di Palladino stanno studiando già da tempo.
Ieri mattina la squadra si è allenata al Viola Park. Chi ha giocato a Como ha svolto una seduta di scarico tra campo e palestra, gli altri hanno spinto sull’acceleratore per farsi trovare pronti al momento della chiamata di Palladino. Che qualcosa cambierà (forse anche più di qualcosa) in funzione del match di cartello di domenica sera contro l’Inter (già raggiunta la soglia dei 20mila spettatori attesi, si andrà rapidamente al sold out). Valutazioni attente di formazione saranno fatte nelle prossime ore.
Con le rotazioni pesanti (in stile Apoel) la Fiorentina perde innegabilmente qualcosa. Ma è pur vero che in un periodo così denso di impegni c’è bisogno di tutti. E in tanti sperano in un’altra chance: da Kayode a Parisi, da Pongracic a Quarta e Mandragora.
L’incognita più grande riguarda Kean. Riposare in vista dell’Inter gli farebbe bene, ma senza di lui là davanti si fa dura.
Alessandro Latini
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