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Pablo Marì, uno dei sei volti nuovi arrivati nel mese di gennaio
La doppia rivoluzione viola tra il mercato estivo e quello invernale la si conta ovviamente anche nei numeri. Basti pensare che dei trentuno convocati per il ritiro estivo dello scorso 9 luglio (la prima lista viola compilata da mister Palladino) oggi sono ancora in rosa soltanto otto elementi della prima squadra (Terracciano, Martinelli, Comuzzo, Ranieri, Parisi, Dodo, Mandragora e Caprini) e quattro calciatori aggregati dalla Primavera (Leonardelli, Baroncelli, Kouadio e Rubino). Gli altri 19 giocatori sono stati tutti ceduti nelle due finestre di mercato. Rivoluzione in piena regola, tra prestiti e cessioni a titolo definitivo.
Il nuovo ciclo targato Palladino è cominciato dunque così. Via praticamente tutti i protagonisti del triennio con Italiano, ritenuti evidentemente a fine corsa per motivazioni e stimoli. Sono arrivati tanti altri calciatori che la prossima estate dovranno vedersi confermata la loro permanenza in viola a suon di milioni, che il club dovrà versare nel caso in cui i vari riscatti si dovessero concretizzare. Alcuni di questi (quasi tutti) sono condizionati a traguardi personali da raggiungere.
Del gruppo dei 19 ceduti, vale la pena ricordarlo, ci sono anche calciatori giovani che potranno rientrare in viola dalla porta principali. Bianco (autore di un buon campionato a Monza nonostante l’ultimo posto in classifica), Amatucci (molto bene a Salerno), Distefano (sfortunato causa infortunio a Frosinone), Fortini (il più atteso) e Lucchesi (bene sta facendo alla Reggiana).
Alessandro Latini
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