ALESSANDRO LATINI
Sport

La sfida di Beppe Iachini. "Viola, Europa alla portata. Al Bentegodi partita tosta. Kean? Lo volevo anche io»

Il retroscena del doppio ex: "Con Pradè cercammo Moise, ma non si concretizzò"

Beppe Iachini, alla Fiorentina sia da giocatore che da allenatore

Beppe Iachini, alla Fiorentina sia da giocatore che da allenatore

A Verona per ricominciare a correre, per rimanere aggrappati al treno europeo e per scacciare i malumori del post Como. "Non facciamo un dramma per quella sconfitta". Il suggerimento è di Beppe Iachini, centocinquanta battaglie in maglia viola e qualcuna anche con quella dell’Hellas. "Ci sono stati tanti cambiamenti anche a gennaio, il mercato è stato ottimo ma i giocatori nuovi devono essere amalgamati. Il sesto posto è in linea con le aspettative di inizio stagione".

Scacciare i mugugni, dunque?

"Certo, diamo tempo di lavorare a Palladino che sta facendo molto bene. Col suo staff farà integrare al meglio i nuovi. Vedo tante cose positive. Certo, qualche partita sottotono c’è stata ma fa parte del percorso di crescita".

Un piazzamento in Europa League dunque lo vede possibile?

"Sì, di certo lo auguro alla città, alla società e al presidente Commisso al quale sono molto legato. So quale sia la sua ambizione e la voglia di portare sempre più in alto la Fiorentina. Senza dimenticare la Conference. Dopo le due finali perse, spero sia la volta buona. Sarebbe il giusto premio per tutti".

Oggi rientra Kean. Se lo aspettava su questo livello?

"Sì, non lo nego. Anzi, vi dico di più. Ne avevamo parlato qualche anno fa con Daniele Pradè. Volevamo prenderlo già allora ma in quel momento non fu possibile. Ci piaceva tanto, ha confermato tutto. Penso sia arrivato nel posto giusto al momento giusto per potersi valorizzare a pieno. Adesso è maturo e può esprimere tutto il suo potenziale".

Gudmundsson invece è stato sfortunato. Oggi toccherà a Zaniolo...

"Peccato per Gudmundsson, ha avuto diversi problemi. I giocatori un conto è allenarli e un altro conto averli sul lettino del fisioterapista. Non ho dubbi sulle qualità, ma deve avere continuità fisica. Zaniolo ha ancora tanto da dare. Per me quando sta bene è uno che fa fare il salto di qualità a tutta la squadra".

Che tipo di partita dovrà aspettarsi la Fiorentina con l’Hellas?

"Tosta, perché siamo già entrati nella volata finale. Adesso chi lotta per non retrocedere diventa più rognoso da affrontare. I punti sono più pesanti per tutti. E anche per il Verona è così. Ha bisogno di fare risultati per salvarsi e raggiungere il proprio obiettivo".

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