Saluti, visite e test. Via all’era Palladino
FIRENZE
La campanella è suonata presto un po’ per tutti. Per primo a Raffaele Palladino, che nel giorno che ha ufficialmente inaugurato l’inizio del ritiro estivo della Fiorentina ha voluto dare subito il buon esempio, facendosi trovare al Viola Park quando erano da poco passate le 7 di mattina per programmare i prossimi giorni di lavoro: una tempesta di idee pronta ad essere messa in pratica.
La stagione 2024/25 di Biraghi e soci si è ufficialmente aperta con visite di idoneità e primi test atletici per tutta la rosa, con parte dei trenta convocati (senza l’ormai ex Pierozzi, a un passo dal Palermo) scelti dall’allenatore che ha iniziato a radunarsi nel quartier generale di Bagno a Ripoli fin da domenica, in modo da facilitare il lavoro dello staff medico.
Nel weekend è stata la volta infatti dei giovani reduci dalle prime esperienze tra i professionisti (si sono visti Distefano, Amatucci, Krastev e il più "esperto" Bianco), mentre ieri si hanno fatto capolino nel padiglione della prima squadra i primi "big", compresi alcuni cavalli di ritorno che nel corso della fase di lavoro a Firenze proveranno a giocarsi le proprie chances di permanenza.
Tra di loro anche Brekalo, che ha raggiunto il Viola Park a piedi (abita davanti al centro sportivo) ma anche i tanto discussi Infantino, Ikoné e Nzola, il cui destino - a meno di ribaltoni - sembra segnato. Via via poi è stato il turno anche di altri protagonisti della Viola delle ultime stagioni, da Kouame (il più sorridente di tutti) a Dodo (arrivato come sempre con la musica sparata ad alto volume) passando per Terracciano e Kayode. Questa mattina proseguiranno le visite mediche e i test sul campo, con gli occhi puntati sui "grossi calibri" che ancora non hanno varcato la soglia del Viola Park: è il caso, nello specifico, di Sottil, Parisi, Biraghi e del rientrante Sabiri.
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