ROBERTO DAVIDE PAPINI
Sport

La moda scopre Larissa Iapichino: "Romantica con brio, sogno le Olimpiadi"

La saltatrice in lungo fiorentina, grande talento dell'atletica italiana, è stata scelta da REDValentino. Qui si racconta tra passioni e speranze

Larissa Iapichino scelta da REDValentino come rappresentante di 'Inspired by’

Firenze, 24 gennaio 2021 - "Sono ancora una teenager sognatrice con due anime: da una parte l’atleta professionista, dall’altra una futura dottoressa in legge che vuole mettere le cose a posto e che crede nella giustizia".  Larissa Iapichino, 18 anni, fiorentina doc (e tifosa della Fiorentina), è una delle grandi speranze dell'atletica leggera italiana. Nel salto in lungo il suo 6,80, ottenuto nel luglio 2020, è la seconda prestazione italiana assoluta di tutti i tempi alla pari con Valentina Uccheddu e dietro solo alla madre Fiona May. Tra le sue grandi passioni c'è anche la moda ed è stata scelta da REDValentino come rappresentante di 'Inspired by’, un progetto dedicato a protagoniste visionarie che condividono ed incarnano i valori del marchio e che raccontano le loro passioni e ispirazioni. 

Larissa, cresciuta nella Firenze Marathon e recentemente passata alle Fiamme Gialle, è figlia di Gianni Iapichino (già primatista e pluricampione italiano di salto con l’asta) e Fiona May (che ha vinto due ori mondiali e due argenti olimpici nel lungo, ma sta conquistandosi sempre più un suo spazio importante nell'atletica internazionale. Nel mirino ha le Olimpiadi di Tokyo slittate al 2021 per la pandemia.

Qual è il  suo rapporto con la  moda?

"La moda è una passione che coltivo sin da quando ero piccola, da quando accompagnavo mia madre alla sfilate in cui veniva invitata. Ho un rapporto molto stretto con la moda. Seguo le tendenze, faccio attenzione agli accessori ed ai dettagli, aggiungo ad ogni mio look un tocco sempre originale".

Che tipo di abbigliamento preferisce per la vita di tutti i giorni?

Certamente preferisco il casual chic. Potrei definirmi anche ‘romantica con brio’…. Ovviamente in allenamento sono sempre vestita con abbigliamento tecnico quindi le mie giornate alternano vari modi di vestire. Non rinuncio mai alla mia personalità che esprimo anche nelle singole scelte….insomma niente per me è lasciato al caso".

Le piacerebbe, un domani, lavorare nella moda?

"Come dire di no… Questa prima collaborazione con REDValentino mi ha davvero reso felice. Un sogno divenuto realtà. E’ stato fantastico avere l’opportunità di poter interpretare un brand che penso sia così affine al mio modo di essere… un tocco raffinato, al tempo stesso rock con il giusto pizzico di originalità"

Quanto l'atletica le "ruba" di un' adolescenza normale? Riesce a fare la vita delle sue amiche e dei suoi amici o deve privarsi di qualcosa rispetto a loro?

"L’atletica è una scelta convinta che riempie la gran parte delle mia adolescenza. Senza di essa mi sentirei privata di qualcosa. Per me è normale allenarmi, gareggiare, è vero magari non sempre riesco a uscire come fanno le mie amiche. Non vedo questa parte della mia vita come privativa di un’altra, devo dosare gli impegni e quindi mi devo impegnare a programmare bene…questo è il vero punto. Riesco in ogni modo a vedere le mie amiche e i miei amici, magari non con la frequenza che vorrei, d’altra parte è la qualità che conta non la quantità".

Se non avesse scelto atletica leggera che sport le sarebbe piaciuto fare?

"Prima di fare atletica ho praticato ginnastica artistica, che tuttora seguo con passione. Mi è difficile però immaginare un altro sport al momento. Per me è una vera passione e me ne innamoro ogni giorno di più. Ogni volta che vado al campo o salto in pedana mi diverto, e poi è una sfida con me stessa…"

Che effetto le fa essere considerata uno dei grandi talenti su cui punta l'atletica italiana per il futuro?

"Certamente questa considerazione mi onora e mi responsabilizza. Cerco di impegnarmi mantenendo la barra dritta e non pensando troppo alle aspettative. La strada è lunga e la si deve percorrere con i piedi saldi a terra, facendo piccoli passi, con umiltà e dedizione…. anche se in realtà amo molto volare in aria e andare lontano…"

Quali obiettivi si pone per la prossima stagione? Che misura pensa di poter ottenere?

"La prossima stagione sarà innanzitutto quella dove difenderò il titolo U20 a Tallin, poi come obiettivo primario abbiamo con il mio allenatore Gianni Cecconi, i mondiali U20 di Nairobi. In mezzo sappiamo che ci sono Olimpiadi e vediamo se riusciremo a strappare il pass per la partecipazione. La misura che otterrò? Presto per dirlo, sto di certo lavorando per migliorarmi".

Cosa crede di dover migliorare in pedana?

"Lo scorso anno ho stravolto la mia tecnica di salto, durante le sedute di allenamento abbiamo scomposto le varie fasi e lavoriamo su ognuna per perfezionare ed ottimizzare sia rincorsa, che fase di volo e chiusura".

E nella vita?

"Nella vita… qualche volta mi faccio condizionare dai giudizi altrui, devo imparare a essere più indipendente e non farmi influenzare né in positivo né in negativo"

 Il suo obiettivo è quello delle Olimpiadi, ovviamente sperando che si facciano in questo 2021: cosa sogna per questo appuntamento?

"Per me l’importante, se accadrà, è partecipare alle Olimpiadi e dare il meglio in pedana, prenderò seriamente l’impegno, dove questo possa portare è tutto da vedere. Sarà una bellissima esperienza in ogni caso e questo è già di per sé un sogno, poter gareggiare a 19 anni alla mia prima competizione olimpica".

Come vive il suo essere cittadina di Firenze? "L’essere cittadina di Firenze fa parte integrante del mio Dna, mi rende orgogliosa esser nata e vivere in quella che ritengo la città più bella del mondo, per l’arte innata che la caratterizza, perché è una delle culle della cultura italiana e internazionale. In qualche modo sogno con il mio sport di portare nel mondo questa essenza rappresentandola con orgoglio".

Cosa sogna per la sua vita dopo l'atletica? "Mi auguro,nel frattempo, di poter aver concluso i miei studi in Legge con successo e conciliare la mia futura professione, spero, con una famiglia".

Miglior pregio? Difetto più grande? Il mio miglior pregio è senz’altro la determinazione, mentre come difetto … diciamo che qualche volta sono un po’ irascibile".

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