
Tifosi della viola che condividono momenti di gioia e sofferenza durante la partita
Eccome se i quasi 100’ di giovedì hanno lasciato scorie in casa Fiorentina. Tossine positive, sia chiaro. La classica iniezione di fiducia che in vista del big match di questa sera con la Juventus potrebbe risultare l’arma vincente. Certo, è ovvio che rispetto alla squadra di Motta i viola arrivino all’appuntamento di oggi un po’ più stanchi per i postumi di giovedì ed è per questo che Palladino, per affrontare al meglio un avversario per lui mai banale (oltre ad aver militato per quattro anni in bianconero, il tecnico è riuscito a battere ben due volte la Vecchia Signora in campionato alla prima stagione da allenatore in A), sta valutando di apportare alcuni correttivi rispetto all’undici che solo tre giorni fa ha strappato il pass per i quarti di finale di Conference.
Si comincia dalla difesa, dove uno tra Pongracic e Comuzzo potrebbe rifiatare in favore di Pablo Marí, con il 2005 primo indiziato (il reparto sarà poi completato da capitan Ranieri). In mediana sulle fasce Gosens e Dodo saranno chiamati agli straordinari (anche perché poi nessuno dei due volerà in Nazionale) mentre in mezzo al campo dovrebbero giocare Adlì (che ha già disputato 20 minuti col Panathinaikos), Cataldi e Fagioli. Davanti è tutto definito, con Gudmundsson - richiamato in panchina contro il Panathinaikos dopo 60’ - che supporterà in attacco Moise Kean, più che mai deciso a trovare il secondo gol di fila contro la sua ex squadra dopo quello siglato a Torino a fine dicembre scorso.
Andrea Giannattasio
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