ANDREA GIANNATTASIO
Sport

Le riflessioni di Palladino. "Pietro ama questa maglia. Emergenza a centrocampo. Dovrò inventare qualcosa»

Il tecnico sulla partita di domani col Genoa: "E’ la gara più importante dell’anno"

Raffaele Palladino, alla sua prima stagione sulla panchina viola

Raffaele Palladino, alla sua prima stagione sulla panchina viola

Ha vestito di nuovo i panni del giocatore Raffaele Palladino. Prendendo - come faceva ai tempi di Parma e Torino - un po’ tutti in contropiede. Chi si aspettava che la conferenza d’antivigilia del match col Genoa sarebbe stata l’occasione per fare il punto sul mercato è rimasto deluso: "Oggi non voglio parlarne" ha ammonito il tecnico, che sa quanto importante sia la gara di domani con i rossoblù. Eppure almeno due indicazioni le ha date. Facendo capire quanto importante sia per Comuzzo la maglia della Fiorentina ("Pietro è un giovane-vecchio, nessuna voce lo sposta. Ha un senso di appartenenza per questa società unico e lo ringrazio perché stravedo per lui") ma anche dando a intendere che Valentini sia prossimo all’addio ("Finché lo avrò a disposizione, potrà avere la sua opportunità. Ma arriva da un periodo in cui non ha giocato, per cui vediamo cosa accadrà").

Per il resto, testa solo al Genoa. Quella che Palladino ha definito "la partita più importante dell’anno". Ma perché? "Perché andiamo a caccia della continuità e affronteremo una squadra in salute". Le assenze però saranno tante: "Non ci sarà Marí, che sta smaltendo un infortunio, e temo nemmeno Cataldi. Vediamo Colpani se ce la farà, ma anche lui è border-line". La mediana e gli esterni - complici gli addii di Ikoné e Kouame e la squalifica di Adli - sono in affanno ma Raffaele non si scoraggia: "Non ho molte soluzioni, devo inventarmi qualcosa di nuovo".

Andrea Giannattasio

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