REDAZIONE FIRENZE

L’Eccellenza riparte su Facebook

Nato un gruppo di addetti ai lavori per tornare in campo: già tanti gli iscritti

E’ nato il gruppo facebook “L’Eccellenza deve ripartire!” che ha lo scopo di unire e sensibilizzare tutti i tesserati d’Italia militanti nei campionati di Eccellenza regionali, da nord a sud, al fine di ottenere la ripresa del campionato. Un’unica cabina di regia per rivendicare con forza i diritti delle società e di tantissimi calciatori e allenatori che non possono essere abbandonati al proprio destino.

Il criterio principale portato avanti dal Gruppo fa presente queste motivazioni: "L’Eccellenza va annoverata come campionato di interesse nazionale. D’altronde, ogni anno, determina 36 promozioni in serie D ed è quindi strettamente legata alla quarta serie nazionale. Qualora non si possa riprendere con gli stessi organici di inizio stagione, andrebbe garantita la salvezza alle società impossibilitate alla ripresa focalizzando la ripartenza al solo fine di sancire sul campo le 36 promozioni in D. Con le società in grado di farlo, si intende. Anche con cambio del format. Volere è potere".

Una iniziativa che dovrà superare tante problematiche vista la situazione pandemica e soprattutto i costi che le società dovrebbero affrontare per permettere allenamenti e partite. Questo comunque nel rispetto dei protocolli e sperando in una diminuzione della pericolosità del Covid-19. Qualcuno ipotizza di usare lo stesso sistema di tamponi attuato ora in serie D che sta dando ottimi risultati. Per sostenere le spese da tenere presente che le società di serie D hanno ricevuto ciascuna novemila euro dalla LND come rimborso. A livello toscano molto attivo per portare avanti questa mozione Marco Brachi, mister del Valdarno, per gli allenatori. Mentre Lorenzo Fino, il capitano del Tuttocuoio, sta cercando di riunire tutti i capitani delle 36 squadre di Eccellenza Toscana per poi formulare insieme un documento in cui si chiede di ripartire in sicurezza, ma con certezze e una linea comune e il sostegno dei vertici nazionali che devono riconoscere l’importanza di questo campionato dal punto di vista sportivo, sociale ed economico.

Francesco Querusti