di Angelo Giorgetti
E’ una piccola rappresentazione, c’è infatti un momento preciso in cui Fabrizio Corsi sa di mentire. Si capisce da come incassa le spalle, apre leggermente le braccia, spara un’occhiata che vorrebbe essere di modestia mentre nel tono della voce si percepisce un lamento: "Dovete parlare con quelli più bravi, con i grandi club, noi siamo piccoli".
Ormai neanche lui crede più alla storia della società di provincia che deve imparare dagli altri – a quasi tutti in realtà potrebbe dare lezioni su come si fa calcio – però gli piace farla credere o comunque è con il pilota automatico che la smercia. "I giornalisti ci fanno troppi complimenti immeritati", aggiunge di solito per completare la piccola recita, e qui si sfiora la presa per i fondelli nei confronti di chi, se avesse voglia, dovrebbe studiare il modello calcistico dell’Empoli piuttosto che elogiarlo genericamente.
Il "piccolo Empoli" pochi giorni fa si è opposto in Lega all’ipotesi di aumentare gli extracomunitari nel nostro campionato, e ci mancherebbe, viste le figure della Nazionale? E perché la stragrande maggioranza degli azzurri Under 21 gioca in serie B? E perché fra i primi dieci bomber del campionato italiano non ci sono italiani? E perché le regole dei settori giovanili penalizzano i vivai nostrani dai 16 anni in poi? Altri cento "perché" potrebbe aggiungere Fabrizio Corsi,sapendo che non riceverà risposte dai vertici calcistici. Facciano gli altri, "quelli che comandano". Intanto l’Empoli continua a lanciare giovani italiani (è la società che ne schiera di più) e a guadagnare attraverso le cessioni: l’ultima di Ricci a gennaio, per quasi 11 milioni.
Dall’altra parte c’è la proprietà americana di Rocco Commisso, uno degli imprenditori più ricchi di America che ha trasferito il suo stile impetuoso anche nella cifra dei rapporti viola. Alcune sono le battaglie in comune con l’Empoli, a cominciare dalla necessità di aumentare la percentuale dei giocatori italiani che per ora è evidente a livello di settore giovanile (la Fiorentina sta reclutando molti baby in regione) e meno per quanto riguarda la prima squadra.
Il feeling con l’Empoli comunque esiste ed è chiara la controtendenza rispetto al passato; i rapporti sono così buoni che i dirigenti della Fiorentina – come ha rivelato lo stesso Corsi – hanno chiesto informazioni per poter utilizzare lo stadio Castellani in caso di trasloco dal Franchi duranti i lavori di ristrutturazione. "Sarebbe un onore per noi ospitare la Fiorentina", ha ripetuto più volte Corsi incassando le spalle e allargando leggermente le braccia, ma meno rispetto all’assetto della recita.