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La torre di Maratona che svetta sullo stadio Artemio Franchi di Firenze
Palladino forse era l’unico che credeva nella possibilità che gli eroi del giovedì potessero ripetere l’impresa il lunedì. A San Siro la Fiorentina soffre un tempo la furia nerazzurra andando sotto con un gol nato da un angolo inesistente e riprendendo l’Inter col rigore di Mandragora. Poi Palladino insiste con i soliti e aspetta troppo per mettere le cose a posto. La Fiorentina coi quattro terzini non può funzionare sempre. Meglio cercare le buone notizie, però. Perché quando entrano i nuovi le cose cambiano. Il centrocampo torna a dare notizie di sé grazie alla classe di Fagioli. Anche Zaniolo fa cose buone e così la Fiorentina riprende campo e offre ai suoi tifosi l’illusione di poter prendere un punto. Niente da fare. Ma questa sconfitta non è una umiliazione. Peccato per i cambi ritardati e per una formazione iniziale che forse era più un omaggio agli eroi di giovedì che altro. Niente da dire sui dieci minuti di Gud, decisamente trasparenti.
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