Cinque settimane di stop e obiettivo Como, subito dopo la sosta. È questo, in sintesi, il responso che ha lasciato in dote il report medico che la Fiorentina ha emesso sulle condizioni di Albert Gudmundsson, che domenica a Lecce ha rimediato una "lesione di I/II grado a carico della giunzione mio-tendinea del bicipite femorale della coscia destra". Un comunicato stringato che tuttavia non ha lasciato spazio a troppi dubbi: il fantasista - tre gol nelle prime cinque apparizioni in viola - salterà almeno sei partite, ovvero quelle che separano la Fiorentina dal prossimo stop al campionato per le Nazionali: Gud si perderà dunque non solo la sfida di stasera a San Gallo ma anche il big match con la Roma di domenica, le tre trasferte di fila con Genoa (la sua ex squadra), Torino e Apoel Nicosia oltre al turno casalingo col Verona, previsto per il 10 novembre. Quella con i gialloblù - nelle previsioni della Fiorentina - dovrebbe tuttavia essere l’ultima gara che Albert è destinato a saltare: la specifica "I/II grado" con la quale il club ha scelto di cautelarsi si presta infatti a più interpretazioni: se la lesione si riassorbirà in fretta (il Viola Park è dotato di macchinari all’avanguardia per il recupero dagli infortuni e dunque serpeggia cauto ottimismo) il numero 10 potrà essere a disposizione già per la trasferta sul Lago di Como del 24 novembre, tra un mese esatto.
Nel caso in cui il forfait si dovesse prolungare Gudmundsson potrebbe rinviare il suo ritorno al 1° dicembre, in occasione della supersfida al Franchi con l’Inter. Senza dimenticare che, in mezzo alle due gare di A, la Fiorentina se la vedrà a Campo di Marte coi ciprioti del Pafos, per la quarta giornata di Conference: un test "soft" che potrebbe permettere al fantasista di tornare a calcare il terreno di gioco con meno pressioni.
Andrea Giannattasio
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