ANTONIO MANNORI
Sport

Lutto nel ciclismo, è morto Waldemaro Bartolozzi

Una vita nel ciclismo. La morte a Scandicci

Waldemaro Bartolozzi nel giorno del suo ultimo compleanno ottobre 2020

Scandicci,16 dicembre 2020 – Anche Waldemaro Bartolozzi ha chiuso per sempre gli occhi. All’età di 93 anni, era nato a Scandicci nell’ottobre del 1927, e dopo una vita dedicata al ciclismo prima come atleta (11 anni nei professionisti con otto Giri d’Italia disputati dopo due campionati italiani vinti come “indipendente”) quindi direttore sportivo per oltre 30 anni sulle ammiraglie di varie formazioni. Un maestro del settore, intelligente, scaltro, acuto, un tecnico dalle capacità professionali indiscutibili, ma anche impeccabile nel modo di presentarsi e comportarsi con tutti. Serio e onesto, aveva ricevuto l’anno scorso un premio (l’ultimo tra quelli ricevuti in carriera) in occasione della festa “Coraggio e Avanti” al Monastero di Santa Lucia alla Castellina, sede del Centro Spirituale della Federciclismo e del Museo Filotex.

Era commosso quella mattina all’interno della chiesa, attorniato da grandi campioni alcuni dei quali da lui guidati alla Filotex, come Moser e Bitossi. Nella sua lunga carriera Bartolozzi ha avuto la fortuna di guidare anche grandi campioni del pedale, come Franco Bitossi, Francesco Moser, Moreno Argentin, ai quali ha insegnato tante cose e che anche oggi mentre lo piangono, lo ricordano con affetto ed ammirazione. Waldemaro una decina di giorni fa cadde riportando una frattura alla clavicola, era tornato a casa, ma ieri era stato condotto nuovamente in ospedale dove è avvenuto il decesso. Waldemaro Bartolozzi cessò l’attività come atleta a 34 anni nel 1961 e tre anni dopo salì in ammiraglia come direttore sportivo della Springoil per poi passare alla Filotex di Viaccia di Prato dove ebbe modo di guidare Bitossi e Moser. Lasciato il sodalizio pratese Bartolozzi approdò alla Sanson, quindi alla Sammontana di Empoli dei fratelli Bagnoli dove ebbe modo di guidare Moreno Argentin. A seguire la conduzione tecnica anche della Gis Gelati, Del Tongo di Arezzo, Jolly Componibili per chiudere dal 1994 al ’96 con la Mapei. Unanime il cordoglio nel mondo del ciclismo per questa scomparsa. Alla moglie con la quale conviveva da oltre 70 anni, ai figli Valerio e Paolo, ai parenti, le espressioni del più profondo cordoglio da parte dell’intero movimento ciclistico nazionale alle quali aggiungiamo le nostre.