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Massaro-Monelli, aria di Monza Quel doppio acquisto fortunato

L’avvicinarsi della sfida con il Monza (prima volta in Serie A) ci porta alla mente Daniele Massaro (giocatore davvero universale: difensore, centrocampista, attaccante) e Paolo Monelli (bomber valido, ma poco fortunato).

Seppur in misura diversa sono stati protagonisti della Fiorentina di Pontello, quella che negli anni ’80 sfiora lo scudetto e incanta per il bel gioco. Nel passaggio dei due giovani talenti dal Monza alla Fiorentina, all’inizio della stagione 1981-82 (quella dello scudetto sfumato tra mille polemiche), la “leggenda“ vuole che ai viola interessi solo Monelli e che Massaro venga preso come “ruota di scorta“.

Una tesi smentita dal direttore sportivo dell’epoca, Tito Corsi, nell’intervista a Riccardo Galli nel libro “Il mercato viola“: "Volevamo tutti e due, incontrammo il Monza per acquistare sia Massaro che Monelli e il prezzo fissato ci parve adeguato, 3 miliardi". Per la cronaca, a condurre la trattativa in casa lombarda è il vicepresidente Adriano Galliani, oggi nuovamente al Monza dopo i trionfi al Milan.

Nei fatti, comunque, sarà Massaro a esplodere grazie alla sua versatilità e alle doti fisiche. Dal 1981 al 1986, Massaro è inesauribile: inizialmente cursore a sinistra (capace di creare diversi problemi agli avversari e importanti spazi ai compagni), poi si applica in vari ruoli. In maglia viola gioca 181 partite e segna 15 reti. Gli anni di Firenze sono quelli che mettono in mostra un giocatore capace di essere determinante. Poi nel 1986 la cessione al Milan, la squadra della sua consacrazione, dove vince praticamente tutto.

Meno fortunata è l’esperienza di Paolo Monelli, fermato sin dall’inizio da problemi fisici a partire dall’infortunio nell’amichevole contro il Viareggio nell’estate del 1981. Nonostante questo, però, il percorso viola di Monelli è tutt’altro che disprezzabile. Il fiuto del gol ce l’ha e anche buone doti fisiche. Con la maglia gigliata, dal 1981 al 1987, vanta 165 presenze e 39 reti.

Il 4 gennaio 1987 segna la sua rete più famosa in Fiorentina-Napoli 3-1. Un pomeriggio di gloria per i viola, in una stagione non proprio esaltante, che stendono i partenopei di Maradona destinati a vincere lo scudetto.

Nel finale di partita, sul risultato di 2-1 (con i gol di Diaz, Antognoni e dello stesso Maradona) la Fiorentina approfitta dello sbilanciamento in avanti degli azzurri. Monelli vede il portiere Garella fuori dai pali e lo trafigge con un pallonetto da 60 metri. Un gol che resta nel cuore dei tifosi viola.