
Nuovo e bellissimo manto in erba sintetica di ultima generazione per il campo da calcio ‘Manlio Rebechi’ di via Corelli, nel Quartiere 5, sede storica della Nuova Polisportiva Novoli. Un impianto sportivo all’avanguardia inaugurato dall’assessore allo sport del Comune Cosimo Guccione, insieme al presidente del Novoli Roberto Travagli, al delegato provinciale del Coni Fabio Giorgetti, al presidente del Quartiere 5 Cristiamo Balli con Eleonora Pellizzon e Filippo Ferraro presidenti Commissioni Q5, alla consigliera comunale Alessandra Innocenti e al delegato provinciale Figc Alessandro Matteini. Sostituendo l’erba naturale con il manto sintetico, il terreno di gioco rimarrà sempre verde a qualsiasi temperatura e al di là delle intemperie. E, inoltre, sarà completamente impermeabile grazie ad alcuni accorgimenti, come l’installazione di un apposito sottotappeto elastico.
"Abbiamo restituito alla città uno spazio valorizzato, moderno e funzionale - ha dichiarato l’assessore Guccione - dove opera una società che ha contribuito negli anni a formare tanti giovani alla pratica calcistica. La Nuova Novoli è un riferimento sportivo e sociale diventato aggregatore per le nuove generazioni e le famiglie. Società con tanti successi, un ottimo livello tecnico e un alto numero di tesserati. Con questo intervento il Manlio Rebechi sarà sempre di più uno luogo dove trascorrere il tempo libero, fare amicizia, sport e crescere insieme".
Il programma dei lavori prevedeva anche la realizzazione di un nuovo impianto di irrigazione per mantenere costante la temperatura della superficie in erba sintetica e migliorare il feeling dei calciatori con il campo, la sostituzione delle recinzioni perimetrali del campo e dei cancelli pedonali e carrabili, l’installazione una recinzione e un cancello carrabile a norma per la divisione interna dei percorsi tra atleti e spettatori. Gli interventi hanno riguardato anche la linea di distribuzione dell’impianto sanitario della palazzina spogliatoi. L’investimento complessivo è di oltre mezzo milione di euro.
Francesco Querusti