di Riccardo Galli
L’ennesima sceneggiata di Gasperini prende forma subito dopo il fischio dell’arbitro Guida, mentre le squadre abbandonano il campo. L’allenatore, secondo quanto ricostruito, avrebbe inveito contro dirigenti e squadra viola. E la tensione si sarebbe fatta alta, altissima. Sarebbero addirittura volate parole grosse ("Ladri, ladroni") rivolte al personale della Fiorentina, fino a quando qualcuno sarebbe andato incontro al tecnico nerazzurro per cercare di correggere parole, atteggiamento e situazione. Non solo, ma pare che, nel momento di massima tensione, sia volato anche uno sputo. Un finale davvero incandescente, anche se in sala stampa Gian Piero Gasperini ha negato qualsiasi addebito. Il tecnico nerazzurro evidentemente non ha buttato giù la decisione del rigore che ha permesso alla Fiorentina di pareggiare. Rigore che l’arbitro Guida ha deciso dopo averci pensato troppo a lungo, per poi ricorrere all’aiuto del Var. Scintille, ancora una volta, insomma, fra Gasperini e Firenze, quasi a continuare la scia di un rapporto ormai segnato da mille polemiche e litigi (anche ieri Gasp è stato a lungo al centro di cori ‘contro’ fino alla sceneggiata finale).
Le ruggini nascono evidentemente da lontano. Alzi la mano chi ha dimenticato la maxi-bufera che l’allenatore accese accusando Federico Chiesa di essere prima un cascatore alla ricerca di rigori e poi un campione. Accuse, quelle di Gasperini che non si limitarono a un’opinione negativo-sconcertante nei confronti del giocatore ma coinvolsero anche la società e lo staff viola che secondo Gasp non erano bravi a far maturare e correggere il talento di Chiesa.