
La torre di Maratona che svetta sullo stadio Artemio Franchi di Firenze
Guai a parlargli di finale e di pressioni. Palladino tira dritto e si concentra solo sul Celje. Sfida sulla carta semplice ma che può rivelarsi il classico trappolone. "Contro di noi le squadre hanno sempre giocato alla morte. Questo lo sappiamo, sarebbe da sciocchi entrare in campo con la mentalità sbagliata. Lo stadio sarà caldo, non dobbiamo sottovalutare nulla e avere la mentalità di voler passare il turno". Palladino mette in guardia tutti sul Celje. "Nelle ultime nove europee in casa non ha mai perso, hanno valori e hanno fatto tanti gol. Sarebbe sbagliato pensare di chiuderla già stasera. Noi vogliamo passare il turno nell’arco delle due partite. Stiamo tutti bene fisicamente e mentalmente".
Il tempo di regalare la prima notizia ("In porta gioca De Gea, poi vedremo") che il tecnico tranquillizza tutti sulle condizioni di Gosens. "Robin sta meglio, sta lavorando e recuperando. Nei prossimi giorni valuteremo il suo rientro. A sinistra abbiamo Parisi e Folorunsho, non è il suo ruolo ma si è sempre comportato bene. Può fare il quinto, ha gamba e inserimento". I dubbi di formazione riguardano Kean e Dodo, i più utilizzati. "Hanno giocato 2.700 e 2.800 minuti in stagione. Ci ho riflettuto. Vediamo, se oggi siamo qui è merito anche di chi ha saputo aspettare".
Spazio poi a un paio di singoli. C’è attesa per un ipotetico impiego di Zaniolo. "Si sta allenando benissimo, da grande professionista. I compagni gli vogliono bene, ha continuità di lavoro. Appena avrà l’occasione la sfrutterà al massimo". Stesso discorso per Adli. "Yacine può giocare da play e da mezzala destra. Si è impegnato tanto. Ce l’ha messa tutta, adesso sta bene".
Alessandro Latini
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