
Tifosi della viola che condividono momenti di gioia e sofferenza durante la partita
C’è una frase che, più di altre, ha stimolato Palladino nella preparazione della gara di questa sera contro il Celje. Ed è stata quella pronunciata dal tecnico Riera subito dopo la sconfitta nel turno d’andata: "Consiglio alla Fiorentina di preparare seriamente la gara di ritorno". Una sorta di guanto di sfida che ha finito per trasformarsi nel letimotiv di Ranieri e soci nel corso degli ultimi giorni di lavoro al Viola Park: "Ho letto le parole del tecnico del Celje: sono state un incentivo per noi. Ma io amo far parlare i fatti, le chiacchiere le lascio agli altri" ha raccontato Palladino. Anche per questo l’allenatore è più intenzionato che mai ad aggredire fin da subito i suoi avversari, senza fare calcoli.
"Queste sono tutte finali, dovremo andare in campo avvelenati. Ci troveremo davanti una squadra che gioca all’attacco" ha sentenziato Palladino, che poi è tornato sulle critiche che gli sono state rivolte dopo il pareggio di domenica con il Parma: "Ogni gara ci lascia in eredità un insegnamento. Per questo abbiamo preparato un piano gara diverso per la gara col Celje. Ci tengo però a precisare una cosa" ha puntualizzato: "Il quinto cambio tra Pongracic e Comuzzo era dovuto al fatto che in settimana Marin ha avuto la febbre. Ecco perché non è entrato Zaniolo".
Ma la gestione degli elementi cardine della rosa è un tema che riguarda anche altri elementi, su tutti Gudmundsson ("Sto cercando di preservarlo"). Messaggio finale, poi, per Fagioli, reduce da una settimana vissuta in un frullatore di voci extra-campo: "Ho parlato tanto con Nicolò in questi giorni: sta bene e io lo difenderò sempre".
Andrea Giannattasio
Continua a leggere tutte le notizie di sport su