Rari, medaglie e orgoglio. Firenze vola agli Europei

Orgoglio biancorosso. È quello della Rari Nantes Florentia del presidente Andrea Pieri che ai campionati europei juniores di nuoto che si sono disputati a Vilnius, Lituania, ha conquistato ben sei medaglie (una d’oro, tre d’argento e due di bronzo) confermandosi la società più vincente in Italia in tutti i settori, che nei suoi cento anni di vita (è stata fondata nel 1904), oltre ai numerosi trionfi individuali, ha collezionato finora anche nove scudetti, una Coppa Italia e una Coppa Len nella pallanuoto. Tre le atlete gigliate che, accompagnate dal tecnico della Rari Lorenzo Palagi, sono salite sul podio a Vilnius vincendo due medaglie ciascuna. Irene Mati, dopo aver dominato nella gara della 4x100 misti con Boscaro, Santambrogio e Curtis, è andata a prendersi anche l’argento nella 4x100 mista mixed (donne e uomini) insieme a Del Signore, Momoni e Curtis. Emma Vittoria Giannelli si è messa al collo una medaglia d’argento e una di bronzo, rispettivamente sui 1500 e gli 800 stile libero, mentre Giulia Pascareanu all’argento nella 4x200 mista ha aggiunto il bronzo nei 200 misti. Un risultato, questo, che ribadisce il valore di un vivaio rigoglioso in grado di rinnovarsi e di produrre campioni.

Non è un caso che alla prossima Olimpiade la società biancorossa sia quella rappresentata dal maggior numero di atleti, nati e cresciuti "in casa", o che si allenano con Paolo Palchetti, anche lui convocato come tecnico federale. Sei i fiorentini, di nascita o di adozione, che scenderanno infatti in vasca a Parigi: i nuotatori Lorenzo Zazzeri, Matteo Restivo, Filippo Megli, Matilde Biagiotti e Costanza Cocconcelli, e il portiere titolare del Setterosa Caterina Banchelli. A completare una stagione trionfale è arrivato anche il recente ritorno in A1 della squadra di pallanuoto maschile, unica in Italia imbattuta fra campionato e playoff promozione.

A turbare, però, le "acque" biancorosse sono arrivate le notizie sulla chiusura della piscina e della palestra posti sotto lo stadio Franchi e altre vicende che suscitano timori e preoccupazione. "Siamo di fronte al più importante risultato della città e della regione e siamo costretti a fare emigrare i nostri campioni per mancanza di strutture e fondi necessari. Se la situazione non cambia sarò costretto anche io a prendere decisioni drastiche", ha commentato con amarezza il presidente Pieri.