RICCARDO GALLI
Sport

Ribery e il futuro: rebus con tre soluzioni

Ecco quanto potrà avvenire fra il campione francese e il club in vista della scadenza del contratto (30 giugno). Parola a Commisso

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di Riccardo Galli

La certezza è che la prima mossa la farà Rocco Commisso. Forse appena tornerà a Firenze, o forse dopo aver affrontato l’argomento rinnovo con Vlahovic.

Certo è che fra le priorità del numero uno della società c’è e rimane la decisione da prendere sul futuro di Franck Ribery.

Argomento importante ed essenziale, senza dubbio, visto che FR7 è stato il biglietto da visita con cui Commisso ha deciso di affrontare la sua avventura nel mondo del pallone italiano. Ora, però, il contratto del francese è in scadenza e gli scenari sull’orizzonte viola sono molteplici e assolutamente diversi.

L’addio. In caso di mancata proposta di rinnovo o, ovviamente, risposta negativa del giocatore alla nuova opzione, le strade di Ribery e della Fiorentina finiranno di essere un tutt’uno il prossimo 30 giugno. Con quali prospettive ’personali’? La società viola potrebbe scegliere di togliere dal bilancio un ingaggio da zona Champions (4 milioni a stagione) e puntare e dirottare l’investimento su altri giocatori, più o meno carismatici del ’personaggio Ribery’. Il giocatore – rileggendo la storia dalla sua angolazione – potrebbe a sua volta avere intenzione e voglia di nuove avventure, nuovi stimoli e magari valutare altre occasioni ’italiane’ o anche dirigersi su un mercato d’oro come gli Emirati Arabi.

Il rinnovo. FR7 e la Fiorentina si ritrovano e si rimettono d’accordo su tutto. Ingaggio (magari riparametrato all’età dell’attaccante) e programmi del club sono, in questo caso, le variabili su cui Commisso e Ribery dovranno trovare l’intesa perfetta. In pratica ci sarà da capire se FR7 considera il suo stipendio base ancora sulla base dei 4 milioni oppure è disposto a riproporzionarlo. Ma ci sarà da capire anche – da parte del francese – se la Fiorentina si presenterà ai nastri di partenza della nuova stagione con ambizioni e una struttura capace di aprire il sipario su traguardi di un certo tipo (panchina, mercato, lotta per l’Europa e via dicendo, le variabili).

La durata. Ribery è un classe 1983 e all’inizio del prossimo mese (7 aprile) festeggerà i 38 anni. Da qui la possibilità che la Fiorentina e il giocatore arrivino a guardare insieme al domani, senza però spingersi nella direzione di un rinnovo troppo lungo come un contratto biennale.

In altre parole, una trattativa per definire l’affare Ribery potrebbe prevedere un accordo annuale (giugno 2022), magari accompagnato da un’ozpione per la stagione successiva. Opzione non automatica ma rinegoziabile, fissata in ogni caso su parti già sufficientemente chiare al momento della sottoscrizione del nuovo contratto.

Tutto questo per ribadire che il futuro di FR7 è senza dubbio una delle prime chiavi che Commisso dovrà far girare a Barone e Pradè in vista della programmazione del futuro. Futuro – forse anche quello dello stesso Ribery – che di sicuro andrà a prendere una piega definitiva anche e soprattutto dopo che in casa Fiorentina si sarà deciso il nome del nuovo inquilino della panchina.

Franck, intanto, continua ad essere il cuore del gruppo viola e dello spogliatoio. La ritrovata vittoria nella trasferta di Benevento è stata ’salutata’ da un pranzo dal campione francese al quale – salvo chi aveva impegni personali – ha partecipato tutta la squadra.