GIAMPAOLO MARCHINI
Sport

(Ri)nasce la Pallacanestro Firenze Caccia a un titolo di serie B: Pino?

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di Giampaolo Marchini

Gli attori protagonisti non sono tutti definiti. chi più chi meno, ma il quadro è molto chiaro. Almeno sotto il profilo ufficiale: da ieri, nata con documenti firmati di fronte a un notaio, esiste una (nuova) Pallacanestro Firenze Ssd a r.l.. Nome che evoca ricordi antichi, quasi mitologici, ma leggendari. Erano gli anni ’80 quando il Ponterosso fu trasformato da Beppe Varrasi in Pallacanestro Fireze, appunto. Il resto è roba da almanacchi. La nuova società, dunque, si sta muovendo con l’obiettivo di acquisire un titolo sportivo e far gravitare su Firenze, appunto, una squadra in grado di risvegliare l’interesse per il basket che qui cova sotto la cenere – leggi ampia base giovanile –, ma che ad alto livello stenta a trovare continuità. Prima si è pensato al titolo di Biella (club di serie A2 che poi non si è iscritta al campionato); così l’opzione più gettonata al momento è di entrare in possesso del titolo sportivo del Pino Dragons e allestire una squadra in grado di puntare alla serie A2.

Del gruppo farebbe parte anche Luigi Gresta che assumerebbe successivamente la guida tecnica della squadra; mentre per ruolo di direttore sportivo le indiscrezioni vanno tutte dalla parte di Simone Lusini, accostato di recente anche alla Fortitudo Bologna, collaboratore del procuoratore e dirigente Luciano Capicchioni. Amministratore unico verrà ricoperto da una figura nota al basket di casa nostra. Così come è fiorentino il regista dell’operazione, coinvolto da qualche giorno dalle idee del gruppo che può vantare soci e sponsor di livello. Certo, appare tutto molto ipotetico, ma come detto l’atto notarile ha sancito le intenzioni e le ambizioni della neonata società.

Al momento sono in corso fitti colloqui con la dirigenza del Pino che eventualmente cederebbe il titolo, rimanendo però in ’possesso’ del settore giovanile. Ma la società di Luca Borsetti non sarebbe l’unica sondata. La più concreta, considerato il radicamento nel territorio, ma le alternative non mancano. Sono stati individuati anche il campo (San Marcellino) e per gli allenamenti (Pala Coverciano). Insomma la tavola sarebbe apparecchiata, restano da piazzare i commensali. Più o meno noti.