Personalità e leadership. Tradotto, Robin Gosens. Calciatore sopraffino, uomo di spessore. In un mondo come quello del calcio dove a parole è difficile uscire dalle frasi di circostanza sentir parlare l’esterno tedesco riconcilia con il buon senso. Gosens nelle ultime ore si è raccontato al podcast Copa TS. Non si è nascosto, doti e virtù di cui sopra. "La testa è già da giorni alla partita contro il Genoa. Sarà una sfida difficile. Sono queste partite che valgono quasi sei punti, dove magari non arrivi al massimo della forma. Sono proprio queste gare che ci faranno capire se potremo o meno competere per la Champions League".
Eccole quelle due parole che in casa viola ancora non aveva mai pronunciato nessuno. Ma che nell’immensità del Viola Park evidentemente circolano da qualche tempo. Mister Palladino non ha ancora posizionato l’asticella delle ambizioni. La società neanche.
C’è voglia però di capire dove possa arrivare questa squadra. Certo, ancora a fari spenti, ma la direzione è quella di voler essere la mina vagante del torneo. Una squadra capace di giocarsela contro tutti. Gosens l’asticella l’ha posizionata. Da qui alla sosta niente più big, ma partite alla portata che dovranno dare risposte importanti alla Fiorentina. "Abbiamo qualità ed un mix di esperti e giovani. Al mister serviva tempo per adattare tutti al gioco nuovo. I titolari adesso si trovano alla perfezione e giochiamo veramente bene insieme. E il risultato sono tanti gol e, soprattutto, vittorie. Sono molto felice per come stanno andando le cose adesso. Avevamo solo bisogno di tempo".
Ale. La.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su