Superati paura e scoramento, al Viola Park si è cercato fin da subito di scandire un ritmo il più naturale possibile. Chiaro che ci siano voluti alcuni giorni per cominciare a sgombrare la testa di calciatori e staff da brutti pensieri, ma lo stesso Bove ha spinto i compagni a reagire in fretta. Resta adesso da metabolizzare l’eliminazione in Coppa Italia. Andrà fatto velocemente, il calendario corre e all’orizzonte c’è già la sfida contro il Cagliari. Tirato il sospiro di sollievo, mister Palladino dovrà fare i conti con la prolungata assenza del suo numero 4, che in questi mesi viola era diventato una sorta di jolly da piazzare al bisogno. Un po’ mediano, un po’ mezzala, ultimamente esterno offensivo. Risultati sempre eccellenti, ecco perché - al di là del prioritario piano umano - la Fiorentina perderà tanto anche in campo con l’assenza di Bove.
La prima idea per sostituirlo è quella vista contro l’Empoli. Riccardo Sottil largo a sinistra garantisce tanto. Specialmente l’ultima versione di Ricky, quella del post confronto nell’ufficio di Palladino. Caratteristiche però un po’ diverse rispetto a Bove. Più offensivo e meno abituato a lavorare dentro il campo. In certe partite può essere l’arma in più, in altre meno. Una soluzione ancora più offensiva chiama in causa il ritorno di Gudmundsson tra i titolari. Servirà ancora qualche partita, ma l’islandese a sinistra ci può giocare, con Beltran in una posizione più centrale. E’ qui il bivio che chiama in causa anche un eventuale cambio di modulo.
L’albero di Natale (ovvero il 4-3-2-1) a questo punto presupporrebbe un arretramento di Colpani nel ruolo di mezzala, con Beltran e Gud alle spalle di Kean. Palladino ci sta lavorando da tempo, qualche test in allenamento è stato fatto anche prima dell’incidente occorso a Bove. E’ un’idea che stuzzica anche perché Beltran non merita di rivestire solo il ruolo di vice-Gudmundsson per quanto fatto nell’ultima parentesi della stagione. Vedremo, soprattutto l’adattamento di Colpani, che con questo modulo dovrebbe dare una mano a centrocampo.
L’ultima idea (restando al 4-2-3-1) riguarda Gosens. Un altro di quelli che si adattano senza problemi a diversi ruoli. Potrebbe essere anche lui (nelle partite un po’ più complicate tatticamente) a prendere il ruolo di esterno alto mancino che era di Bove, con l’inserimento di Biraghi o Parisi alle sue spalle. Sarebbe una Fiorentina più accorta, ma in nome dell’equilibrio è una possibilità da non scartare a priori.
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