REDAZIONE FIRENZE

Savino Del Bene, per la finale servirà la bella

Scandicci perde a Milano e si giocherà in gara 3 la possibilità di sfidare Conegliano. Antropova si fa male e rientra non al meglio

Savino Del Bene, per la finale servirà la bella

Savino Del Bene, per la finale servirà la bella

Vero Volley Milano

3

Savino Del Bene

1

MILANO: Stysiak 11, Averie ne, Folie 11, Orro 4, Parrocchiale (L1), Begic 3, Thompson 18, Rettke ne, Stevanovic 7, Negretti (L2) ne, Sylla 11, Davyskiba ne, Larson 13, Candi. All.: Gaspari.

SAVINO DEL BENE: Sorokaite, Alberti, Beliën 3, Zhu Ting 17, Pietrini 13, Merlo (L1), Mingardi 2, Yao Di, Shcherban ne, Angeloni (L2) ne, Washington 5, Antropova 26, Castillo, Di Iulio 3. All.: Barbolini.

Arbitri: Lot – Canessa – Pernpruner

Parziali: 25-22, 23-25, 25-22, 25-21.

Lotta ad armi pari la Savino Del Bene che però alla Monza Arena si deve arrendere al Vero Volley Milano che tiene in vita la semifinale play off. Ora si deciderà mercoledì a Firenze chi raggiungerà Conegliano in finale scudetto. Peccato, perchè dopo una prima frazione di difficoltà, Scandicci era riuscita a riequilibrare il punteggio, anche se dovendo fare i conti con un problema fisico accusato da Antropova che si procurava una distorsione alla caviglia. Un contrattempo che di fatto ha frenato in certi frangenti l’opposta che è apparsa poi in difficoltà, è pur chiudendo con 26 punti.

Tutto si giocava nella terza frazione, quando l’equilibrio rimaneva tale fino a quota 10. Poi le due squadre salivano di colpi e per mettere la palla a terra c’era bisogno sempre di una giocata. Stysiak e Zhu si scambiavano la testa del punteggio e anche azioni di grande efficacia. Scandicci cercava soprattutto di arginare Larson che nella seconda frazione era stata tra le artefici del recupero incredibile dal -9 al pareggio. Ma proprio nel passaggio chiave del set, la Savino Del Bene si fermava. Un paio di indecisioni e incomprensioni tra Yao e Alberti davano nuove convinzioni alle padrone di casa (21-16), pronte a scappare con decisione verso la conquista del set. Antropova si vedeva che non era al meglio e che l’infortunio alla caviglia la limitava. Scandicci provava a rientrare con il muro (21-18). La Savino Del Bene era di nuovo in corsa con la forza dei nervi e soprattutto di Zhu ed era di nuovo parità (22-22). Ma in un attimo Milano si riprendeva il set grazie a muro e servizio di Begic e il colpo di Larson (25-22).

Il primo vantaggio di Scandicci nel quarto è tutta farina del sacco di Zhu. La cinese variava tutto il suo arsenale offensivo e Milano era costretta a inseguire (2-5). Pietrini e Zhu continuavano a spingere e il vantaggio si dilatava (7-12) e Milano con le spalle al muro cercava di chiudere a muro le direzioni offensive delle avversarie, con Thompson che sembrava l’unica a passare per la squadra di Gaspari (9-12). Qualche errore e un paio di muri riaprono il set (14-14). Scandicci però si riuniva, non riuscendo a trovare il suo gioco con continuità e alla fine Milano metteva la freccia rimandando tutti a mercoledì a Palazzo Wanny per la decisiva gara 3.