Tra ’salary cup’ e ingaggi. Come cambiano i numeri

Il club viola ha sempre i bilanci in regola e guarda al futuro con solidità. Sullo sfondo c’è la possibilità, infatti, che venga introdotto il tetto agli stipendi.

Tra ’salary cup’ e ingaggi. Come cambiano i numeri

Tra ’salary cup’ e ingaggi. Come cambiano i numeri

I bilanci in regola, il sostegno di Mediacom (che garantisce 25 milioni di euro all’anno) e i ricavi che anche nella stagione appena conclusa hanno certificato un sensibile aumento - favorito dal percorso portato avanti dalla Fiorentina in Conference - sono motivi più che sufficienti per sperare che anche nella prossima annata i viola partano ai nastri di partenza come una delle squadre più solide (solo pochi giorni fa il quotidiano Milano Finanza ha attribuito alla società di Commisso lo "scudetto del bilancio" alla luce di un patrimonio netto di 293,1 milioni nel 2023) eppure è chiaro che, mentre il ds Pradè e mister Palladino dovranno valutare come ristrutturare la squadra sotto l’aspetto tecnico, nel comparto aziendale più di un occhio dovrà essere dedicato anche alla gestione monte ingaggi per il 2024/25.

Sullo sfondo infatti c’è la possibilità che presto anche la Serie A si allinei a Spagna e - dal 2025 - Inghilterra con l’introduzione del "salary cap", un tetto stipendi volto a impedire la crescita incontrollata dei costi di gestione delle squadre e ad evitare squilibri tecnici tra società con più disponibilità finanziare e altre che ne hanno meno. Un "cappio" che viene calcolato in base ai ricavi di ogni club e che obbligherà anche la Fiorentina a uniformarsi, visto che fino alla scorsa annata i viola con 58 milioni lordi di monte ingaggi (dato aggiornato al febbraio 2024) destinavano circa l’80% dei ricavi alla voce stipendi dei calciatori. Un primo calcolo su come verrà distribuito il nuovo tetto stipendi può essere fatto alla luce di quanti - ad oggi - sono certi di lasciare Firenze per scadenza di contratto o fine prestito annuale: gli addi di Lopez e Arthur ma soprattutto di Duncan, Castrovilli e Bonaventura (anche se per gli ultimi due non è detta l’ultima parola) faranno risparmiare alla società circa 10 milioni lordi, che verranno compensati dai ritorni dai prestiti, oltre che di quasi venti giovani, di Amrabat, Sabiri e Brekalo che pesano sulle casse viola per 8 milioni. Da evidenziare che in questi giorni la società ha provveduto a rinnovare il contratto sia a Martinez Quarta (il cui stipendio è passato da 1,3 milioni a 1,6 netti) che a Kouame, il cui salario è salito da 1,4 fino 2 milioni di euro. Andrea Giannattasio

Continua a leggere tutte le notizie di sport su