Troppa pigrizia e zero intensità. Seconde linee non all’altezza

Analisi critica delle seconde linee in una partita deludente. Mancanza di impegno e concentrazione evidenziano la necessità di umiltà e unità per raggiungere gli obiettivi.

Fiorentina

La torre di Maratona che svetta sullo stadio Artemio Franchi di Firenze

Bagno di umiltà. E qualche certezza. La prima è evidente: Le seconde linee non sono all’altezza. Per molti di loro un’altra occasione persa. E questo dispiace. Non solo per il risultato, ma per come è nato. Troppa pigrizia, chiamiamola così. Zero intensità, nessuno che ha voglia di mettere in difficoltà l’allenatore. Biraghi per primo, e gli altri tutti in fila. La seconda: il vice Kean probabilmente lo vedremo a gennaio. La terza: questa partita conferma che le scelte di Palladino in campionato sono quelle giuste. La quarta è una domanda. Ma quelli che hanno giocato si sentono fuori dal gruppo oppure sono così scarsi? No, non pensiamo che lo siano, ma di sicuro è evidente che se la concentrazione nemmeno la cerchi allora tutto diventa un problema. Va bene dai, prima di una sfida di campionato che può tenere vivo il sogno meglio non pensare di essere dei fenomeni. La quinta: per puntare in alto servono tutti.

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