Firenze, 31 gennaio 2024 - "E' evidente, alle Cascine c'è un problema sicurezza, ma non è purtroppo di immediata soluzione e non è locale. Si deve guardare ben più alto, a chi ha a che fare con le politiche di accoglienza indiscriminate. Non è un pregiudizio razziale o etnico. Semplicemente le persone non possono stare senza lavorare. Chi non lavora e non guadagna delinque e ciò porta i cittadini ad avere paura e, questo sì, a generare forme di razzismo. Alla Cascine, nello specifico, c'è bisogno di un presidio costante di cui si dovrebbe far carico probabilmente anche il governo nazionale", è quanto sottolinea Claudio Giudici, presidente 4390 Taxi Firenze a proposito dell'aggressione ai danni del collega avvenuta all'alba alle Cascine. Anche lui, insieme a circa cento tassisti, subito dopo l'accaduto ha manifestato sotto Palazzo Vecchio. "
"Il nostro collega è stato fortunato e non sarebbe qui a raccontarci i fatti se non fosse sopraggiunto nel frattempo un altro collega, inducendo alla fuga i balordi" dice Giudici. “Le aggressioni sono sempre più frequenti di notte ma anche di giorno: io non passo più alle Cascine perché ho paura e respingo le corse quando me le propongono. Abbiamo paura, non ci sentiamo protetti e, come rischiano i nostri clienti, rischiamo anche noi” non usa giri di parole la presidente di Confartigianato Taxi Firenze Karima Sylvia Bouyahia.
In prima fila, dietro allo striscione Tassisti Firenze le donne al volante delle auto bianche: "Vogliamo più sicurezza" continuano a ripetere. Una delegazione poi, composta tra gli altri dal presidente Giudici, da Tiziano Barchielli di Uritaxi e da Gianni Scolari, il tassista aggredito, hanno incontrato in Palazzo Vecchio gli assessori Bettarini e Albanese. Subito dopo, una seconda delegazione composta anche da Fabrizio Conti del 4390 e Lapo Lemmi di Unica Taxi, è stata ricevuta dal prefetto Francesca Ferrandino che ha assicurato un'intensificazione dei controlli nella zona delle Cascine e la riapertura del tavolo tecnico sulla sicurezza. “Abbiamo espresso vicinanza alla vittima e la ferma volontà dell’amministrazione a fare il possibile per quanto di propria competenza per garantire la sicurezza ai cittadini e ai lavoratori della città” dicono Albanese e Bettarini.
Per Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, "a misura è colma. Per questo torno a chiedere a che punto sia l’individuazione del luogo in cui dovrà sorgere il Cpr della Toscana. Vogliamo rivedere i fiorentini vivere liberamente il Parco". "Il parco delle Cascine, il parco delle famiglie e dei fiorentini che Renzi prima e Nardella poi hanno assicurato di voler ripulire e bonificare per restituirlo alla città, è una cosa inguardabile, è degrado a cielo aperto – attacca Marco Stella, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana -Servono provvedimenti emergenziali, noi abbiamo proposto di istituire un corpo di polizia locale dedicato al Parco".