Firenze, 29 agosto 2023 – “I fatti di violenza occorsi ieri a Firenze vedono gravi responsabilità nell'inerzia ad opera del Comune”. Lo affermano Francesco Artusa e Luca Di Giulio, presidente nazionale e presidente Toscana di 'Sistema Trasporti', associazione per il trasporto privato di Ncc e bus turistici. “Infatti è da mesi – continuano - che abbiamo denunciato una situazione da far west in cui diversi tassisti si sentono in diritto di bloccare gli ncc anche con i clienti a bordo o di insultarli pesantemente. Agli esposti formali si sono aggiunti video sui nostri social che hanno visto più di 3 milioni di persone. Ciò nonostante Palazzo Vecchio continua a fingere di non vedere e dalle violenze verbali si è passati a quelle fisiche”.
“Nel merito- si legge nella nota congiunta - attendiamo con fiducia che le indagini facciano il loro corso, magari anche attraverso la registrazione della telecamera del tassista che, ricordiamo, è stata denunciata dall'aggressore già nel febbraio del 2022 per minacce, ma anche in questo caso, senza riscontri. A noi risulta che il tassista abbia immediatamente aggredito verbalmente l'Ncc che stava lasciando dei clienti davanti ad un B&B e non poteva fare altro che concludere il servizio per poter proseguire la marcia in quella via molto stretta. Riconosciuto quindi uno dei suoi bersagli preferiti il tassista è sceso dalla macchina per affrontare a muso duro quello che nella sua mente è un abusivo come erroneamente riportano alcuni organi di stampa, aggravando così il clima di tensione oltre che facendo una pessima informazione. Come dimostrano le decine di azioni di revoca intentate presso i comuni toscani, da parte dei sindacati taxi fiorentini finite in archiviazioni, non esiste la norma che vieta ad un Ncc di Prato o Lucca di raccogliere prenotazioni su Firenze per rientrare nelle rispettive rimesse una volta concluse. Bisognerebbe che se ne facessero una ragione e soprattutto bisognerebbe che una qualsiasi autorità intervenisse per stroncare questa fantasia una volta per tutte. Non è ammissibile reagire tirando una testata, ma allo stesso tempo non è ammissibile che davanti a continue minacce, inseguimenti e insulti quotidiani, regolarmente ed ufficialmente denunciate, non vi sia nessun intervento delle istituzioni preposte”.