Firenze, 20 gennaio 2025 - Prima si è reso autore di una serie di manovre pericolose poi è sceso dalla sua auto e lo ha pestato a sangue. Vittima Paolo C. che giovedì 16 gennaio era alla guida del suo taxi Parigi 46. Il tassista, 64 anni, fiorentino, si è ritrovato vittima di una brutale aggressione in viale Guidoni. Il responsabile, un uomo di nazionalità straniera, dopo averlo lasciato a terra è scappato.
Secondo quanto ricostruito, a seguito ad una serie di manovre pericolose da parte dell'aggressore, ne è derivato un iniziale alterco verbale, da cui ne sono conseguiti a danno del tassista, in ordine: sputo in pieno volto, ripetuti colpi al volto e calci ovunque. Paolo è stato portato presso il pronto soccorso dell'ospedale di Careggi ed è stato dimesso con 10 giorni di prognosi. Erano circa le 19 quando dopo aver lasciato un cliente, Paolo stava rientrando verso la zona di Peretola. A un certo punto, in viale Guidoni, quasi all'altezza del mercato ortofrutticolo, un uomo che era davanti, alla guida di una vettura nera, ha iniziato a mettere le frecce a caso per poi frenare improvvisamente con il semaforo verde.
"Abbiamo rischiato tutti un incidente. Al che, ho abbassato il finestrino per dirgli di fare attenzione. Lui ha iniziato a offendermi a dirmi frasi del tipo "io faccio quello che mi pare", poi è sceso e mi ha sputato sul viso. Allora sono uscito anche io dal mio veicolo. Ha iniziato a tirarmi pugni ovunque, in faccia, mi ha scaraventato contro la macchina. Sono volati cazzotti e io sono finito a terra" si sfoga. L'aggressore, nonostante avesse visto il tassista in difficoltà, ha continuato a prenderlo a calci. "Io ho 64 anni, lui avrà avuto almeno trenta anni in meno di me – riprende -. Faccio il tassista da 40 anni ma mai avrei pensato che Firenze si sarebbe ridotta così, è diventata una città molto pericolosa". Quello che fa, se possibile, ancora più male alla vittima, è l'indifferenza generale: "Sono stato pestato sotto gli occhi di tanti automobilisti. Nessuno si è fermato. Solo dopo che se ne è andato, un paio di persone si sono avvicinate e hanno chiamato l'ambulanza".
Dura la condanna del Cda Co.ta.fi-4390 Taxi Firenze che rivolge rivolge al collega "tutta la propria vicinanza umana e professionale": "Si tratta di fatti di brutale gravità che non rappresentano semplice inciviltà, ma profili delinquenziali in cui ogni cittadino, tanto più chi trascorre molto tempo nel traffico, potrebbe incorrere. E’ bene chiarire che il tassista Parigi 46 si è sempre contraddistinto per l’altissimo grado di correttezza professionale".