MAURIZIO COSTANZO
Firenze

Toscani popolo di insonni: 800mila faticano ad addormentarsi

Oggi è la Giornata del sonno: l’iniziativa a Firenze, le abitudini ‘social’ prima di dormire e al risveglio, i consigli per un sonno migliore, dove dormire (bene) in viaggio in Toscana e il beneficio della lettura

Insonnia (foto da Ansa)

Insonnia (foto da Ansa)

Firenze, 13 marzo 2025 – I numeri sono impressionanti: in Toscana sono circa 800mila le persone che soffrono di insonnia. È la stima che hanno fatto gli esperti dell'Irccs Fondazione "Don Gnocchi" di Firenze certificato come Centro di Medicina del Sonno Pneumologico di I livello dall'Accademia Italiana di Medicina del Sonno. L’iniziativa a Firenze In occasione della Giornata Mondiale della Medicina del Sonno, che si celebra oggi, l'Ausl Toscana centro si fa promotrice dell'importanza di un sonno sano, essenziale per il benessere fisico e mentale di ogni individuo. I disturbi del sonno sono infatti tra le problematiche più diffuse, con effetti rilevanti sulla qualità della vita. Il Servizio Disturbi del Sonno della Neurologia dell’Ospedale Santa Maria Annunziata, diretto dalla dottoressa Lucia Toscani, si distingue per il suo impegno nell'affrontare queste difficoltà e nel garantire percorsi diagnostici e terapeutici di alta qualità. Il Centro si occupa di una vasta gamma di disturbi del sonno trattati con approccio innovativo tra cui: Insonnia - uno dei disturbi più comuni, che colpisce circa il 60% delle donne. L'insonnia può compromettere seriamente la qualità della vita e, se non trattata tempestivamente, può cronicizzarsi; Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (OSAS) - con il 27% della popolazione italiana affetta da questa condizione, l'OSAS è una patologia grave, spesso sottovalutata, che se non trattata adeguatamente può aggravare altre problematiche cardiocircolatorie e neurologiche; Disturbi del Movimento nel Sonno- tra i quali la Sindrome delle Gambe Senza Riposo (RLS) e i Disturbi Comportamentali del Sonno REM (RBD), ancora poco conosciuti ma altrettanto impattanti sulla qualità del riposo; Narcolessia- una patologia rara, spesso diagnosticata tardivamente, che ha un impatto significativo sulla vita quotidiana dei pazienti e l’Igiene del Sonno. Il Servizio, recentemente accreditato come Centro del Sonno ad indirizzo neurologico dall’Accademia Italiana di Medicina del Sonno (AIMS), accoglie ogni anno oltre 1.200 pazienti per visite, esami diagnostici, terapie e follow-up. Un riconoscimento che attesta l’eccellenza della struttura e la competenza del personale medico e tecnico. L'accesso al Servizio Disturbi del Sonno avviene su richiesta degli specialisti, tra cui neurologi, cardiologi, pneumologi e otorini. I pazienti possono prenotare una visita neurologica di controllo per disturbi del sonno direttamente presso i CUP Ospedalieri. Il Servizio Disturbi del Sonno della Neurologia collabora strettamente con i medici di medicina generale e specialisti per offrire un’assistenza completa. Non ultima, la telemedicina, gioca un ruolo fondamentale nel monitoraggio a distanza dei dispositivi, permettendo ai pazienti di essere seguiti in modo continuo e personalizzato. "Socialmania notturna": il 46,4% controlla le notifiche appena sveglio, il 43,1% prima di dormire In occasione della Giornata nazionale del Sonno, Serenis, centro medico online per il benessere mentale e fisico, in collaborazione con Dalfilo, ha condotto un’indagine sulle abitudini del sonno degli italiani prima di dormire e al risveglio. La survey, condotta su un campione di oltre 2.000 persone prevalentemente donne tra i 22 e i 44 anni, evidenzia una tendenza preoccupante: il 46,4% degli intervistati controlla notifiche e social media immediatamente dopo il risveglio, mentre il 43,1% lo fa prima di addormentarsi. Questa iperconnessione può avere un impatto negativo sulla qualità del sonno e sul benessere complessivo, si evidenzia l’importanza di trovare un equilibrio tra connettività digitale e benessere psicofisico. Social e qualità del sonno: come trovare un equilibrio L’uso dello smartphone prima di dormire può influenzare il riposo notturno, interferendo con la produzione di melatonina e attivando l’asse dello stress. “L’esposizione agli schermi nelle ore serali può frammentare il sonno e incidere sul benessere emotivo al risveglio”, spiega la dottoressa Martina Migliore, psicoterapeuta cognitivo comportamentale e Direttrice della formazione e dello sviluppo in Serenis. “Tuttavia, non si tratta di demonizzare la tecnologia, ma di imparare a gestirla in modo consapevole per favorire un riposo rigenerante.” Un dato positivo emerso dalla ricerca è che il 73,7% degli intervistati preferisce dormire in un ambiente buio e silenzioso, segno di una crescente attenzione alle condizioni ottimali per il riposo. In questo caso, la tecnologia può essere utilizzata in modo utile, per esempio attraverso app per la meditazione, suoni rilassanti o promemoria per una routine serale più equilibrata.Anche i tessuti giocano un ruolo chiave sulla qualità del sonno: “Per un riposo rigenerante, è essenziale che la pelle entri in contatto con fibre naturali, come il cotone. Un altro aspetto cruciale per migliorare la qualità del sonno è la scelta di tessuti traspiranti, che favoriscono una migliore circolazione dell’aria, limitando l’accumulo di umidità e riducendo la sudorazione. Tra questi, il cotone spicca per le sue eccellenti proprietà. A seconda della lavorazione, può assumere caratteristiche differenti: il raso, con la sua superficie liscia e setosa, è perfetto per le notti estive e per chi ha la pelle sensibile, mentre il percalle, versatile e leggero, garantisce traspirabilità, termoregolazione e un comfort ideale in ogni stagione”, spiega Francesca Bionda, Product developer and textile designer di Dalfilo. Un altro dato interessante della survey emerge che solo l’1,6% dichiara di includere l’intimità di coppia nella routine serale, il che suggerisce che il tempo trascorso sui dispositivi digitali potrebbe talvolta sostituire momenti di connessione reale. I consigli della psicoterapeuta per un sonno migliore Per favorire un riposo di qualità e ridurre l’impatto della tecnologia e dei social sulla routine serale, la dottoressa Martina Migliore suggerisce quattro strategie pratiche: Creare un rituale di relax serale: leggere un libro, praticare la respirazione profonda o ascoltare musica rilassante può aiutare il cervello a prepararsi al sonno. Un rituale serale “dolce” crea una transizione graduale dalle attività della giornata al riposo, evitando bruschi cambiamenti che possono rendere difficile addormentarsi. Limitare l’uso degli schermi prima di dormire: l'esposizione alla luce blu degli schermi "inganna" il cervello facendogli credere che sia ancora giorno, ritardando la produzione di melatonina e rendendo più difficile addormentarsi. Per questo motivo, spegnere lo smartphone almeno 30 minuti prima di coricarsi è una buona pratica per migliorare la produzione di melatonina. Utilizzare la tecnologia in modo consapevole: la tecnologia, se usata con saggezza e intenzionalità, può diventare uno strumento potente per migliorare il benessere. Si tratta di scegliere le app e le funzioni giuste e di usarle in modo attivo e consapevole, anziché lasciarsi dominare passivamente dalle notifiche e dalle distrazioni. In questo contesto, app e dispositivi usati per meditare, monitorare il sonno o creare promemoria aiutano a costruire abitudini più salutari. Dedicare il risveglio a sé stessi: invece di controllare immediatamente le notifiche, iniziare la giornata con qualche minuto di respirazione, stretching o una colazione consapevole aiuta a impostare un ritmo più equilibrato. È importante iniziare la giornata con calma e intenzionalità, dedicando i primi momenti a se stessi invece di essere subito travolti dalla frenesia e dalle distrazioni del mondo esterno. Dormire (bene) in viaggio: per quasi il 50% degli italiani è il vero lusso Il vero lusso quando si viaggia? Non è solo una vista mozzafiato o una colazione gourmet, ma la possibilità di dormire bene. Avere una buona routine del sonno è infatti un elemento indispensabile del benessere psicofisico : rafforza il sistema immunitario, innalza i livelli di serotonina e dopamina, migliora la concentrazione e contribuisce ad un migliore equilibrio emotivo. Tuttavia, durante i viaggi, il cambio di alloggio ed abitudini può mettere a dura prova la capacità di addormentarsi e di riposare al meglio.In vista della Giornata Mondiale del Sonno - la piattaforma di noleggio camper leader in Europa - ha indagato le propensioni degli italiani in merito al sonno con uno studio in collaborazione con l’istituto di ricerca Censuswide e ha suggerito alcuni itinerari on the road alla volta di “sleep retreat” in tutto il mondo, ideali per staccare la spina e ricaricare le batterie. Tra questi c’è Saturnia e Orbetello in Toscana: nella meravigliosa cornice delle colline toscane, in provincia di Grosseto, distanti solamente 60 chilometri l’una dall’altra, queste due località sono perfette per godersi una vacanza in camper all’insegna della quiete e del dormir bene. Scenari da sogno da ammirare nel comfort del proprio camper, conciliando pace e sonni tranquilli. Conciliare il sonno: la lettura allena e rilassa la mente La rete può essere un luogo coinvolgente e stimolante, tuttavia un utilizzo prolungato delle nuove tecnologie, e in particolar modo la sovraesposizione ai social network, può avere risvolti negativi sul benessere della mente. In media, gli utenti Internet di tutto il mondo trascorrono quotidianamente 6 ore e 36 minuti online , con conseguenze riconducibili al fenomeno del “deterioramento cerebrale”, traducibile in “brain rot”, termine informale decretato dalla Oxford University Press come parola dell’anno per il 2024. Ma esiste una soluzione? Un valido aiuto per mantenere la mente in salute e longeva arriva dalla pratica quotidiana della lettura. La ricerca, infatti, dimostra che le persone che leggono per almeno 30 minuti al giorno hanno meno probabilità di sperimentare una degenerazione cognitiva , allungando la propria soglia di attenzione, stimolando la creatività e l’empatia e trovando tra le pagine di romanzi, saggi o fumetti un antidoto nei confronti delle distrazioni digitali. Commenta così Carlotta Sanzogni, responsabile Social & PR di Libraccio: “La lettura ci insegna che esiste un modo per allenare la nostra mente a restare vigile oltre la durata di un reel: sfogliando le pagine dei libri possiamo addentrarci in mondi prima inesplorati, svelare personalità e caratteri a cui affezionarci, temere per la sorte di un personaggio o sperare nel lieto fine. Insomma, possiamo dare alla nostra mente un luogo sicuro in cui immaginare e approfondire, rafforzando l’immaginazione e stando al riparo dalla frenesia digitale”. "La conversazione necessaria" di Sherry Turkle, "La filosofia del cane Norton" di Hakan Nesser” e "A Panda piace... capirsi" di Giacomo Keison Bevilacqua i titoli suggeriti da Libraccio per stimolare la mente: l'invito, però, è a sperimentare ed essere sempre lettori onnivori e curiosi. Maurizio Costanzo