Firenze, 9 ottobre 2023 – È il 9 ottobre 1963. Nei piccoli paesi ai piedi della diga la gente è in casa, l'autunno è alle porte e la sera comincia già a fare freddo. Alle 22 dalla montagna si stacca una quantità di roccia il cui volume è quasi doppio rispetto a quello dell'acqua contenuta nell'invaso e che cade nel bacino ad una velocità di 110 chilometri orari.
L'onda che si crea è alta 250 metri e si abbatterà sui paesi e le frazioni sottostanti della valle del Piave, cancellando il paese di Longarone e i Comuni limitrofi. Il 9 ottobre non è mai un giorno qualsiasi per Longarone e i comuni della valle del Piave. È infatti il giorno del ricordo della tragedia che 60 anni fa sconvolse questi luoghi e l'intero Paese.
L'onda ciclopica provocata dalla frana del Monte Toc nell'invaso idroelettrico, alle 22.39, travolse Longarone, Erto e Casso. Ufficialmente fece 1.917 vittime, di cui 487 bambini. In realtà nella conta va messo anche un numero imprecisato di morti, forse oltre i 2.000, perchè molte salme non furono mai trovate. Longarone e la valle del Piave, fatta la tara del tempo trascorso, non sono più le stesse. Così come gli altri piccoli Comuni sfregiati dal mostro d'acqua.
Erto, Casso, Castellavazzo sono divenuti paesi fantasma, pieni di finestre sbarrate. Longarone è stata rifatta a forza di cemento armato, sovradimensionata in alcune strutture. Del passato è rimasto in piedi il bel palazzo del municipio, il solitario campanile di Pirago e qualche casa a nord dell'abitato.
Sono trascorsi 60 anni dal disastro del Vajont, ma quella immane tragedia rimane impressa nella memoria di tutti come una strage che si poteva evitare. Le profezie nefaste rimaste inascoltate, gli allarmi dei geologi che avvertivano che i fianchi della montagna, in mezzo a cui si staglia la gigantesca diga, non avrebbero retto, non sono servite ad evitare la morte di oltre 2mila persone travolte dall'enorme onda generata dalla roccia venuta giù dal Monte Toc e caduta nel bacino idroelettrico che chiude il passaggio del torrente Vajont. Nasce oggi Guillermo del Toro nato il 9 ottobre del 1964 a Guadalajara. Oggi il noto regista messicano premio Oscar, che ha diretto pellicole come la ‘La forma dell’acqua’ e ‘La fiera delle illusioni’, compie 59 anni. Ha detto: “Fare il regista significa essere esattamente come il capitano di una nave che avvista la terra ferma, convinto di vederla fino al momento in cui si domanda se l'ha avvistata davvero”.