Firenze, 18 gennaio 2025 - Dopo il blitz dello scorso mese, quando Salviamo Firenze ha tappezzato con nastri rossi le keybox, simbolo dell'overtourism, gli attivisti questa mattina sono tornati in campo: “In queste settimane, molti hanno cercato di aggirare il problema installando tastierini elettronici, mentre l’obbligo di esporre il Codice Identificativo Nazionale (CIN) viene ampiamente ignorato. A Firenze, oggi, sono pochissimi coloro che si sono messi in regola”.
Massimo Torelli e il gruppo di attivisti si sono calati nei panni dei vigili, attraversando l’Oltrarno con mappe alla mano per verificare quanti appartamenti rispettino la normativa entrata in vigore il 1° gennaio 2025. Secondo i dati del Ministero, a Firenze sono registrate 21.500 strutture ricettive. Di queste, sono stati rilasciati 16.419 CIN, corrispondenti al 76,37%. Ma il problema è che non tutti la espongono.
L’iniziativa, chiamata simbolicamente “Camminata Cin Cin”, ha avuto un esito sconfortante: quasi nessuna targhetta visibile. “Molti pensano di essere incontrollabili – denunciano i promotori – e a quanto pare l’amministrazione è troppo lenta nell’attuare i controlli necessari”. Tra via Pisana, via Santo Spirito, piazza Tasso, via del Leone e altre strade della rove gauche fiorentina sono stati appiccicati 400 adesivi. L’assenza del CIN non è l’unico problema evidenziato da Salviamo Firenze. Gli attivisti chiedono anche verifiche sugli standard di sicurezza degli appartamenti. “Molti immobili non rispettano i requisiti, mettendo a rischio sia i turisti che i residenti dei condomini" sottolinea Francesco Torrigiani. "Chiediamo ai vigili di effettuare dei controlli sia sulla mancata esposizione e sia sulle normative riguardanti la sicurezza" le parole di Torelli.
Secondo i dati raccolti dall’associazione, a Firenze si contano circa 17.000 appartamenti destinati agli affitti brevi, di cui 1.500 utilizzano sistemi di self check-in come le KeyBox. La recente delibera comunale prevede la loro rimozione, ma secondo Torelli “la misura poteva essere applicata immediatamente tramite ordinanza. Quando ci si scontra con interessi legati alla rendita, i tempi diventano sempre troppo cauti”.
L’obiettivo dichiarato di Salviamo Firenze è chiaro: ridurre il numero di appartamenti turistici a meno di 10.000, restituendo così spazio ai residenti e contrastando l’abbandono del centro storico da parte dei fiorentini.
“Il turismo selvaggio si può combattere da subito con una campagna seria di controlli – conclude Torelli -. Salviamo Firenze chiede all’amministrazione di accelerare nell’applicazione delle normative e di dare priorità alla tutela dei residenti".