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Vicchio, il sindaco ricorda Don Milani: “I cittadini guardino a chi abita in provincia”

Il discorso del sindaco Filippo Carlà Campa all'apertura del Centenario della nascita di don Lorenzo Milani alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Il sindaco di Vicchio  col presidente Mattarella

Il sindaco di Vicchio col presidente Mattarella

Firenze, 28 maggio 2023 - Ha ricordato Don Milani nel suo discorso il sindaco di Vicchio Filippo Carlà Campa a Barbiana, sabato 27 maggio, all'apertura del Centenario della nascita di don Lorenzo Milani alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Questo il suo discorso: “Signor Presidente della Repubblica, è un onore per tutto il Mugello - e per me in modo particolare - averLa a Barbiana. A Lei e a tutti coloro che sono qui per celebrare il centenario della nascita di don Lorenzo Milani arrivi il mio più caloroso benvenuto. Mi permetta innanzitutto di esprimere tutta la mia vicinanza alle popolazioni della Romagna e dell’Alto Mugello, messe duramente alla prova dalla forte ondata di maltempo che si è abbattuta nei giorni scorsi. A loro va tutta la nostra solidarietà. Come sindaco di Vicchio, Comune di 8mila abitanti che ha dato i natali a Giotto e al Beato Angelico e in cui ha vissuto e operato don Milani, vorrei condividere con Lei due riflessioni. La prima è che non importa quanto grande sia la realtà nella quale ognuno di noi vive, opera e si impegna. Come ha dimostrato don Milani, si può cambiare il mondo anche da quassù. Da Barbiana, Don Milani ha dato il via a un percorso culturale, sociale e religioso che è riuscito a travalicare ogni confine. Ma non possiamo dimenticare che ogni cambiamento è possibile solo se il nostro impegno è grande, profondo, totale. La seconda riflessione parte da una constatazione: don Milani era un cittadino. Un fiorentino che si è trasferito a Barbiana, non per sua volontà. Eppure ha amato noi, persone di campagna, con un amore così grande che neppure abbiamo saputo ricambiare appieno. Il mio più grande desiderio è che la città e i cittadini continuino a rivolgere lo sguardo a noi abitanti della provincia con la stessa intensità che ci mise don Lorenzo. Città e campagna, pur nella loro diversità, devono essere una cosa sola e lavorare insieme per un futuro migliore e più giusto. Del resto, anche da qui si può cambiare il mondo: ce lo hanno dimostrato Giotto e Beato Angelico prima, don Milani poi. La ringrazio anche a nome della comunità del Mugello per aver messo per ben due volte al servizio dell’Italia il Suo rigore morale e la Sua capacità di essere custode fedele della nostra Costituzione. Quella Costituzione che don Milani considerava, insieme al Vangelo, il faro dal quale farsi indicare la rotta. Concludo rivolgendoLe un sincero e sentito ringraziamento, Signor Presidente: per la sua saggezza, la sua umanità, Lei è punto di riferimento fondamentale, un esempio, per noi sindaci, per tutti i rappresentanti delle istituzioni, per i cittadini. A Lei va tutta la nostra riconoscenza, la nostra gratitudine. Ancora benvenuto, Presidente, qui a Barbiana, qui a Vicchio, qui in Mugello”.

Maurizio Costanzo