Firenze, 17 luglio 2013 - Questione di testa. Firenze l’ha persa per {{WIKILINK}}Mario Gomez{{/WIKILINK}}. C’era voglia d’innamorarsi. E i sintomi sono inequivocabili: è colpo di fulmine. Guai a chi tocca SuperMario, veicolo dei sogni viola, anche dei più proibiti, quelli che non si possono ridire sia-mai-che-porti-sfiga. Sotto la campana di vetro c’è anche lei, intoccabile, deliziosa: la fidanzata del Marione rubacuori, Carina (che è dir poco).

Voglia d’innamorarsi. Di un innamoramento collettivo. E totale. Mamma-mia-esagerati, sì, esagerati e di più. A Firenze piace così. La Gomezmania non risparmia nessuno. Nonne, mamme, bambini, esaltati, esìmi professori, perché come diocalcio comanda, allo stadio non c’è casta che tenga e siamo tutti uguali. Tutti coi capelli (chi ce li ha) alla Gomez, con la crocchietta alla Carina, a caccia dei pantaloni alla turca maculati che se si hanno le gambe più corte di 110 centimetri sembra, bene che vada, d’avere il pannolone.

La ricerca è parossistica, dove-vanno-cosa-fanno. E’ tutto bello, senza macchia, non un difetto. Si sappia che nella prima notte fiorentina, nella cena al ristorante ‘Le pool’ del Grand Hotel Villa Cora, a bordo piscina e al lume di candela, anche se c’erano anche Andrea Della Valle, Pradè, Macia e Montella. Carina (scollatura da levare il fiato dopo il look minimal chic esibito allo stadio) e Mario hanno preferito una tartare di salmone, acciughine alla povera, frittini misti e un pesce al sale. Tutto annaffiato da champagne della casa, etichetta Villa Cora e da una bottiglia di Antinori brut. Prelibatesse. Innamorati, Carina e Mario hanno alzato i calici, brindato a bollicine. Prima di tornare in albergo, sui lungarni, camera con vista al Plaza Hotel Lucchesi. Giusto il tempo di una breve notte romantica.

Ieri mattina, all’alba, per mantenersi in forma, qualche esercizio di yoga, colazione leggera, yogurt, cereali, caffè: poi SuperMario è partito. Alle otto era già fuori dall’albergo, si è concentrato sulla questione delle firme mancanti per il transfert internazionale, poi si è occupato delle questioni relative ai diritti d’immagine (lui e la coppia sono un gran bel brand da business intenso). Alle 11 si è presentato alle stadio: "Quando si parte?", ha domandato, per raggiungere i nuovi compagni in ritiro a Moena. Subito. Prima delle 15 era già sulle Dolomiti.

Carina è tornata in vacanza a Ibiza, la meta marinara preferita da Gomez: era lì anche la scorsa estate con la fidanzata storica Silvia Meichel, mollata alla vigilia delle vacanze di Natale dopo nove anni insieme, per la modella Wanzung che il bomber ha portato alle Seychelles. Bando alle nostalgie.

Per la scelta della casa restano ancora pochi dubbi che verranno sciolti presto. Carina nei prossimi giorni tornerà a Firenze: due le opzioni tra cui scegliere, nell’imbarazzo di bellezza, se abitare tra Fiesole e Maiano (con terrazzo panoramico) oppure tra Arcetri e Poggio Imperiale.

Quando si dice l’amore di Firenze. C’è anche, tra i più grandicelli. chi ha rispolverato ricordi di gioventù o infanzia, melodie care al cuore: un morbido swing anni Cinquanta cantato da Fred Buscaglione e poi da Nicola Arigliano, che faceva così: "Carina, diventi tutti i giorni più carina, ma in fondo resti sempre una bambina... la la la".
 

Ha collaborato Francesca Bandinelli