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Grosseto, la bellezza in mostra. Con un Botticelli mai visto prima

Il tondo del collezionista Luzzetti per la prima volta esposto al pubblico

Un particolare del tondo e, nel riquadro, Gianfranco Luzzetti

Grosseto, 8 ottobre 2020 - Non è mai stato esposto in pubblico il tondo di Sandro Botticelli con la Madonna, Gesù bambino, san Giovannino e un angelo, protagonista della mostra 'La bellezza svelata', in programma a Grosseto dal 23 ottobre al 10 gennaio 2021, al Polo culturale Le Clarisse.

"E' il dono grande che il collezionista Gianfranco Luzzetti fa nuovamente alla sua città e alla chiesa diocesana, spiega una nota, in occasione della 'Settimana della Bellezza' 2020, il festival culturale promosso da diocesi di Grosseto e Fondazione Crocevia, con la coorganizzazione del Comune e la collaborazione di 'Avvenire', 'Luoghi dell'Infinito' e del Polo Universitario Grossetano.

A cura di Mauro Papa e Giovanni Gazzaneo, la mostra rende per la prima volta visibile il grande dipinto che l'antiquario e mecenate Gianfranco Luzzetti, ha acquistato nel 1985 a un'asta di Christie's, a Londra, per la sua collezione privata, da allora mai uscito dalla sua casa fiorentina.

Realizzato dall'autore della 'Primavera' e della 'Nascita di Venere' con parziali contributi della sua bottega, il Tondo Luzzetti presenta evidenti affinità con il tondo con la Madonna con Bambino, san Giovanni Battista bambino, san Michele Arcangelo e san Gabriele Arcangelo. I due tondi sono identici nella composizione, ad eccezione della figura dell'arcangelo Michele. Le diverse versioni e varianti di questa complessa composizione fanno ipotizzare l'esistenza di un prototipo botticelliano, purtroppo perduto, replicato nella bottega per il mercato della Firenze di Lorenzo il Magnifico.

Oltre a un nucleo di quattro dipinti firmati da Pier Dandini - pittore a cui è dedicata un'intera sala del museo - il percorso presenta opere pienamente seicentesche riferibili a Rutilio Manetti, Giovanni Martinelli, Jacopo Vignali, Francesco Curradi, Giovan Battista Vanni, Matteo Bonechi, Pietro Tacca, Giovanni Antonio Pucci, anticipate cronologicamente da lavori attribuiti al Passignano, Santi di Tito e Cigoli.