REDAZIONE GROSSETO

Rassegna d’autunno: quattro spettacoli fino alla fine del 2021

L'assessore alla Cultura Luca Agresti: "I teatri tornano ad essere luoghi d'incontro"

La presentazione dell'evento

La presentazione dell'evento

Grosseto, 12 novembre 2021 - Al via da domani la Rassegna d’autunno 2021 del Teatro degli Industri: quattro spettacoli in programma fino a dicembre. Il Comune di Grosseto e Fondazione Toscana Spettacolo onlus insieme per accogliere nuovamente a teatro i grossetani. «Finalmente i teatri tornano ad essere luoghi di incontro – dichiara l’assessore alla Cultura, Luca Agresti –. Sono stati due anni difficili ma non ci siamo mai fermati: abbiamo continuato, nonostante le restrizioni, a offrire alla città momenti di intrattenimento e laboratori dedicati a grandi e piccoli, perché convinti che la cultura sia un elemento imprescindibile della vita di ognuno di noi, anche e soprattutto nei momenti di difficoltà. Ora possiamo tornare a teatro, rispettando le normative in vigore ma insieme, per assistere a spettacoli che come sempre sono di altissima qualità, grazie al lavoro dei nostri uffici e della Fondazione Toscana Spettacolo onlus, partner storico dell’Amministrazione comunale». Il debutto della Stagione teatrale è in programma sabato e domenica con la prima nazionale di “Dei figli”, spettacolo di e con Mario Perrotta, che conclude la trilogia “In nome del padre, della madre, dei figli”, provando a ragionare su quella strana generazione allargata di “giovani” tra i 18 e i 45 anni, che non ha alcuna intenzione di dimettersi dal ruolo di figlio. Sabato 20 novembre “La stanza del tramonto. Appunti sulla vita ordinaria di un mammifero”, di Lina Prosa con Sara Donzelli e Giampaolo Gotti e la regia di Giorgio Zorcù. “La stanza del tramonto” è una creazione sui temi della fine e della cura. Un Fratello e una Sorella si ritrovano, dopo anni di separazione, dietro la porta chiusa della stanza di un ospedale. Dalla penombra arrivano il respiro e il canto della madre morente. Venerdì 3 dicembre “Dall’Antingone”, ideazione e coreografia di Roberto Lori, con i danzatori Fabio Bacaloni, Ilaria Battaglioni, Elisa Carletti, Roberto Lori e Michela Paoloni. Lo spettacolo è prodotto dalla Compagnia Simona Bucci – Compagnia degli Istanti – Teatro popolare d’arte. Lo spettacolo è una rilettura, in chiave contemporanea, della tragedia di Sofocle e si concentra sulla contrapposizione delle due figure femminili, Ismene e Antigone. Da una parte c’è Ismene, rinunciataria e rispettosa delle regole. Dall’altra la sorella Antigone, passionale, pronta a sacrificare la propria vita per amore e inseguire il principio divino. L’atto d’amore di Antigone darà inizio alle morti volontarie che alimentano la tragedia. Martedì 7 dicembre “Omaggio a Ennio Morricone. Incanto di un mito” con il soprano Silvia Dolfi. Un concerto dall’anima teatrale che intreccia indissolubilmente la musica del grande maestro alla sua figura umana e artistica, coinvolgendo il pubblico nella romantica e appassionante carriera di un vero mito. «Questa rassegna teatrale – osserva la presidente della Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Cristina Scaletti – offre un’occasione importante per porre di nuovo, dopo un lungo periodo caratterizzato dalle limitazioni, la cultura al centro della vita sociale di una comunità. Il lavoro che abbiamo condiviso con l’Amministrazione comunale di Grosseto ci consente di presentare un programma con appuntamenti di prosa, musica e danza, in grado di ripagare le aspettative dei tanti spettatori che adesso possono tornare nel proprio teatro per vivere, finalmente insieme, emozioni e momenti di riflessione». «Il Teatro degli Industri – spiega il direttore della Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Patrizia Coletta – riapre le porte al proprio pubblico con un programma multidisciplinare, impreziosito dalla prima nazionale di ‘Dei figli’ di Mario Perrotta. Questo cartellone, progettato in piena sintonia con l’Amministrazione comunale con l’obiettivo di mettere a disposizione dei cittadini di Grosseto una proposta teatrale di qualità, accompagnerà gli spettatori nel piacevole percorso di riscoperta della dimensione collettiva della fruizione culturale».