Isola del Giglio, 1 dicembre 2023 – Le associazioni animaliste fanno ricorso straordinario al Presidente della Repubblica per salvare i mufloni dell’Isola del Giglio. "L’eradicazione di questi animali, disposta dalla Regione Toscana, è da considerarsi illegittima". Questa la posizione di Lndc Animal Protection, Vitadacani odv – con la Rete dei Santuari di Animali Liberi – ed Enpa, che adesso si appellano alla massima autorità dello Stato per cercare di difendere i pochi mufloni rimasti sull’isola.
A seguito della diffida presentata dalle associazioni animaliste nei confronti della Regione Toscana contro il piano di abbattimento dei mufloni, i sodalizi fanno ricorso al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella illustrando i motivi per cui "i mufloni dell’Isola del Giglio andrebbero salvaguardati e protetti, anziché sterminati". Le associazioni chiedono l’annullamento del provvedimento che sta decimando gli ultimi esemplari rimasti. "Qualunque alterazione del numero di mufloni presenti al Giglio – dicono le associazione – rappresenta un impoverimento e una perdita di risorse genetiche che non solo danneggiano la biodiversità, ma rappresenta un disastro ambientale. Chiediamo in via urgente un decreto cautelare che tuteli la popolazione di mufloni dell’Isola del Giglio dall’estinzione. Considerando che ne rimangono pochissimi e, tra l’altro, l’ultimo esemplare ucciso è un cucciolo", sottolinea la portavoce delle associazioni Cristina Bianchi.
"I mufloni protagonisti – sottolineano – sono mammiferi introdotti nel 1955 in Toscana nell’Isola del Giglio, nella Riserva del Franco, con lo scopo di tutelare e salvaguardare questa specie dalla possibile estinzione. Venne scelto il Giglio per le analogie che aveva con la Sardegna, da cui questi animali provenivano. I mufloni dell’Isola del Giglio appartengono quindi alla "popolazione sarda" e il muflone "sardo" non è una specie cacciabile ai sensi dell’articolo 18, della legge n.157 del 1992, anche se collocata in altro areale geografico differente da quello di origine".