Accuse per l’assistenza: "Giustizia per mia madre"

Priscilla Schiano racconta il periodo trascorso fra ospedale e "Rsa" "Sono accadute cose ingiustificabili, ho affidato tutto agli avvocati".

Accuse per l’assistenza: "Giustizia per mia madre"

Priscilla Schiano

"Chiedo giustizia per mia mamma e per evitare che cose del genere accadano ad altre persone". Priscilla Schiano, ex vicesindaco e adesso consigliere di minoranza del Comune di Monte Argentario, a due settimane dalla perdita della mamma Elisa Terramoccia denuncia la situazione subìta nei precedenti mesi. Ovvero da quando la madre, allora 80enne, si è sentita male la prima volta, affrontando poi un calvario durato fino a qualche giorno fa. "Abbiamo passato nove mesi d’inferno – racconta –. Lei ha iniziato a non stare bene lo scorso anno, così è stata portata all’ospedale di Orbetello. Quando è tornata a casa era stordita dalla terapia, che era sbagliata. Quindi l’abbiamo trasferita in una Rsa, dove io sono stata con lei per quasi tutto il tempo. Il protocollo ci impediva di vederla perché aveva il Covid, quando poi andavo a trovarla stava malissimo. Così l’hanno ricoverata in reparto a Grosseto dopo cinque giorni, mettendola 30 giorni in rianimazione. Ma non si è mai capito cosa ha provocato il suo male, che poteva essere evitato se fosse stata attenzionata prima. Da lì è iniziato un percorso devastante, con tutta la disumanità che si può trovare. Ho messo tutto in mano a un avvocato. Io mi sono sentita dire: ’sua madre è durata pure troppo’. Questo è accaduto all’ospedale di Grosseto. Poi è stata mandata alla struttura di fine vita, in cui anche lì abbiamo dovuto fare una battaglia perché ci volevano buttare fuori. Porterò alla luce tutto ciò che ho vissuto e documentato. Sto dando tutto in mano agli avvocati".