Secondo l’Ufficio Studi Confcommercio, ogni persona spenderà circa 138 euro durante i saldi, mentre ogni famiglia investirà in media 307 euro. A Grosseto, le previsioni sono simili, con un mercato che punta a valorizzare il commercio di prossimità e i negozi di qualità. Tuttavia, non mancano le perplessità.
"Ancora una volta, esprimiamo la nostra contrarietà a una data di inizio così anticipata, che non piace a gran parte del commercio locale – dice Gabriella Orlando, direttrice di Confcommercio Grosseto –. Va anche detto che i saldi, purtroppo, non hanno più lo stesso appeal di una volta. Le lunghe file davanti ai negozi sono ormai un ricordo lontano. La costante presenza di sconti, soprattutto online, ha reso i saldi tradizionali meno attrattivi, contribuendo a ridurre l’efficacia della promozione stagionale. Un fenomeno, questo, che non è stato ancora arginato, nonostante gli sforzi fatti con le attuali, e giustissime, normative europee sulla trasparenza dei prezzi.
"Con l’incentivo dei saldi, invitiamo tutti a fare acquisti nei negozi della propria città – sottolinea Orlando –, laddove è possibile fare incetta di capi di vera qualità, vedere e toccare con mano i prodotti, nonché ricevere consigli dai negozianti, che è proprio ciò che fa la differenza. Questa esperienza non potrà mai essere replicata online. Sostenere il commercio di vicinato significa non solo investire nella qualità, ma anche nella comunità che ci circonda. Significa non far spegnere le luci delle nostre città, mantenere viva l’economia locale e preservare quella rete di relazioni che rende unico il nostro tessuto sociale e commerciale".
Non è solo una questione di acquisti. Scegliere i negozi sotto casa, scegliere il commercio di vicinato, è una dichiarazione di intenti. "È scegliere un’economia che rimane nella nostra città – conclude Orlando – che sostiene i posti di lavoro locali e che continua a far crescere la nostra comunità. Ogni acquisto è un’opportunità per decidere dove vogliamo che cresca il nostro futuro. Un futuro che non è fatto solo di grandi piattaforme online, ma anche di piccole realtà che, giorno dopo giorno, rendono le nostre città vive e vibranti".