Si è spento Daniel Spoerri, il grande pioniere del Nouveau Réalisme e celebre per l’invenzione della tecnica dei "tableaux-pièges" (quadri-trappola). Artista svizzero di origini rumene, Spoerri era nato nel 1930 a Galati ed è stato uno dei maggiori eredi di Marcel Duchamp per il suo impegno sul fronte del ready made. L’artista ha donato al Monte Amiata uno dei giardini d’arte più interessanti e preziosi del mondo, si trova a Pescina (comune di Seggiano). Nella sua lunga carriera di artista ha vissuto a Parigi, in Grecia, in Germania, in Svizzera e in Italia. Proprio a Parigi ha dato vita alla casa editrice Mat (Multiplication d’art transformable) e ha iniziato la sua opera di artista figurativo inventando i tableaux-pièges (Quadri-trappola), incollando su tavole gli oggetti quotidiani ammassati nella sua stanza d’albergo. Nel 1960 con altri ha contribuito a stendere il Manifesto del Nouveau Réalisme. Le sue opere hanno fatto il giro del mondo scuotendo le menti e stimolando interessanti dibattiti tra gli artisti. Dalla fine degli anni 80 ha iniziato a frequentare il Monte Amiata, è qui che ha cominciato a costruire un parco-museo che raccoglie opere proprie e di suoi amici artisti. Nasce così il Giardino di Daniel Spoerri, dal 1997 sotto l’egida della Fondazione "Hic terminus haeret–Il Giardino di Daniel Spoerri". Nel 2005 ha ricevuto la cittadinanza onoraria dal parte del comune di Seggiano. Daniele Rossi, sindaco di Seggiano ricorda così l’artista: "Daniel Spoerri è stato un artista di fama internazionale, poliedrico ed eclettico, che ha donato ai territori dell’Amiata un Giardino d’arte fra i più ricchi e interessanti al mondo – ricorda Rossi –. cittadino onorario di Seggiano dal 2005 e lungamente anche residente. Se ne è andato un grande artista, un amico". In queste ore sono in molti a ricordare la figura dell’artista, tra cui il sindaco di Arcidosso, Jacopo Marini. "Ho avuto la possibilità di conoscere Daniel Spoerri da bambino, quando è arrivato sull’Amiata ‘entrando’ da Arcidosso alla fine degli anni ’80, dove ha vissuto nei suoi primi anni amiatini – ha detto Marini –. Sono cresciuto con il suo mito, lui che è stato uno dei più rappresentativi maestri del Nouveau réalisme. Ho avuto l’onore di inaugurare insieme a lui una sua opera che ha reso sicuramente più bello e affascinante Arcidosso: L’Acrobata della Castagna".
Nicola Ciuffoletti