Lavorare insieme per trovare una soluzione copmune in termini di risorsa acqua. Serve un salto, un passo da fare stringendo diverse mani. Un passo doveroso verso un lavoro congiunto, proposto durante la tavola rotonda al Polo Universitario Grossetano in occasione della Giornata Mondiale dell’acqua con l’iniziativa di Acquedotto del Fiora "L’acqua ha nuove forme di uso-contesto normativo, lo stato attuale e le prospettive". Lo stato attuale è sotto la visione di tutti, un quadro di urgenza. La prospettiva? Un "protocollo di azione" tra soggetti che gestiscono la risorsa idrica ad uso potabile e agricolo per il riutilizzo dell’ acqua reflua. Intervenuti il presidente AdF Roberto Renai, Giuseppe Nicosia in rappresentanza dell’Ordine degli avvocati di Grosseto, Fabio Fabbri presidente Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali di Grosseto, il presidente emerito della Corte Costituzionale Giovanni Maria Flick, Sonia Carmignani professoressa ordinaria di diritto agrario, Paolo Mannini agronomo, Fabio Zappati direttore generale Anbi, l’amministratore delegato di AdF Pietro Ferrari e l’assessore comunale all’ambiente Erika Vanelli. La proposta del protocollo congiunto arriva da Ferrari ed ha visto tutti concordi. Oltre ad Adf i soggetti saranno il Consorzio Bonifica 6 Toscana Sud e i settori economici, come quello agricolo. "È – afferma Ferrari – un momento decisivo, dove o siamo tutti vincitori o perdiamo tutti. Sarà una collaborazione tra vari soggetti". "L’acqua è un segno di contraddizione – ha spiegato Flick – tra sovrabbondanza e siccità che si contrappongono. Diventando da bene comune a bene patrimoniale, appropriabile e vendibile quando è indispensabile e insostituibile. Dobbiamo collegarci con le generazioni future e ricercare l’equilibrio tra la transizione ecologica e quella tecnologica. L’acqua è un bene fondamentale, ce ne rendiamo conto dell’importanza solo quando non c’è più. Lavoreremo per far sì che la transizione economica non danneggi questa risorsa".
M.V.G.