Grosseto, aggressione al Pronto soccorso: si scaglia contro i medici e poi picchia due carabinieri

Una donna è stata trovata ubriaca sdraiata in strada in centro con accanto il figlio di due anni. Dopo l’identificazione ha colpito a calci e pugni i militari che la volevano calmare

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L'ospedale Misericordia di Grosseto. Una donna ha seminato il panico al pronto soccorso

Grosseto, 17 novembre 2024 – Ancora un’aggressione all’ospedale Misericordia. Una donna di 32 anni, di origine rumena, è stata arrestata nella tarda serata di venerdì al Pronto soccorso dell’ospedale Misericordia di Grosseto dopo aver aggredito due carabinieri che cercavano di calmarla.

I militari, una volta arrivati sul posto perché chiamati dal personale sanitario, si sono trovati di fronte la donna che si è scagliata contro di loro, ferendone due: ne avranno per 15 e 20 giorni. La donna era finita in ospedale dopo una serata un po’ movimentata nel centro storico.

Quando è arrivata l’ambulanza del 118, chiamata da alcuni passanti, la donna era in terra, completamente ubriaca, dopo aver trascorso una serata con alcune amiche. Era distesa per strada, quasi svestita, con accanto il figlio di soli due anni. Una circostanza questa che ha allarmato i sanitari che l’hanno immediatamente trasportata all’ospedale Misericordia.

Accompagnata al Pronto soccorso la donna era però particolarmente agitata aggressiva nei modi sia con gli infermieri che con i medici. I carabinieri hanno dunque cercato di fermarla nella sala d’aspetto per identificarla, ma lei ha reagito con violenza, con pugni e calci contro i militari che hanno riportato rispettivamente una slogatura ad un dito della mano e ad una ferita ad un ginocchio, provocata da un forte calcio, per un prognosi sino a 20 giorni.

Nel corso delle indagini è emerso che la donna aveva precedenti specifici per oltraggio a pubblico ufficiale e anche per ricettazione.

Nella mattina di sabato la donna, che ha 32 anni, è comparsa di fronte alla giudice Agnieszka Karpinska e alla vice procuratrice onoraria Elena Bartalini che ha chiesto l’obbligo di firma. La difesa (avvocato Thomas Vignoli), ha chiesto il termine a difesa. L’udienza è stata rinviata.