Agricoltura nel futuro. L’Oscar Green premia le aziende maremmane

Due giovani imprenditori stanno sperimentando nuovi percorsi. Lusini controlla i campi con i droni, Dori confeziona merende a metri "zero".

Agricoltura nel futuro. L’Oscar Green premia le aziende maremmane

Il giovane imprenditore Mattia Lusini mentre lavora nei suoi campi con un drone

Tecnologia, sostenibilità, innovazione, economia circolare, filiera corta, turismo rurale, agrididattica e nuovi media: ecco i nuovi "attrezzi" da lavoro dei giovani imprenditori toscani alla testa della rivoluzione generazionale (e culturale) nelle nostre campagne. Sono 3.176 i capi d’azienda che hanno meno di 40 anni impegnati nell’aggiornare e ridefinire il perimetro d’azione dell’agricoltura tradizionale per renderla più moderna, efficace, intelligente, produttiva e soprattutto resiliente al nuovo scenario climatico. L’obiettivo è produrre cibo di qualità, sano e rispettoso dell’ambiente e della salute dei terreni, con meno risorse in un contesto molto diverso da quello di appena pochi anni fa. Un assaggio del grande cambiamento in corso in Toscana lo hanno offerto, anche quest’anno, gli Oscar Green, il riconoscimento promosso da Giovani Impresa Coldiretti Toscana che punta a valorizzare il lavoro di tanti giovani che hanno scelto per il proprio futuro l’agricoltura. Sette le aziende toscane premiate che sono un po’ il modello di un’agricoltura che punta lo sguardo verso il futuro anche grazie a maggiori competenze e a una maggiore predisposizione alla comprensione e all’utilizzo delle nuove tecnologie. Due di questi imprenditori sono grossetani: Mattia Lusini è il primo agricoltore pilota di drone. 26 anni, Mattia Lusini, è il primo ad aver ottenuto l’abilitazione per poter impiegare gli aerei a pilotaggio remoto per controllare, monitorare ma anche concimare e seminare i terreni riducendo l’uso degli input non necessari, migliorando la sostenibilità delle pratiche e contestualmente la qualità dei prodotti. Titolare di un’azienda cerealicola a Manciano, Mattia ha maturato negli anni una grande passione per i droni che lo ha portato a frequentare una scuola di specializzazione dove ha ottenuto tre patenti tra cui quella che gli permette di operare anche in campo agricolo e nelle aree più impervie. Una tecnologia, quella dei droni da lavoro, che da terra, consente di controllare in pochi minuti grandissime distese di campi con un notevole risparmio di tempo.

"I droni sono sicuramente il futuro, sostituiranno per molte pratiche agronomiche i trattori soprattutto in terreni declivi con pendenze di oltre il 30%, e affiancheranno i tradizionali mezzi meccanici per una agricoltura sempre più sostenibile – spiega Mattia Lusini–. Sto preparando la mia azienda al futuro e spero prima o poi di mettermi al fianco di tante altre aziende per portare questa tecnologia in altre realtà". Il "pic nic" con vista sull’aia per un pranzo, una merenda o una cena a metri zero con i prodotti della norcineria del Podere Cantoni I. L’agrimerenda dell’azienda agricola di Roselle, esalta il legame tra agricoltura, cibo e turismo regalando a vacanzieri e consumatori un ricordo rustico ed autentico. In una parola sola: indimenticabile. Il vino è servito nel fiasco, sedie e tavoli sono realizzati con materiali di recupero, vecchie botti e fieno, tovaglia, posate e stoviglie con materiali riciclati (o lavabili). In pratica un set da pic nic che i fratelli Dori, Lorenzo e Lucia, preparano e consegnano ai loro ospiti: "E’ una delle experience gastronomiche che proponiamo ai turisti e clienti che vengono a trovarci in azienda – dice Lorenzo Dori –. I prodotti non aziendali sono stati selezionati nelle filiere aderenti a Campagna Amica come noi. Facciamo rete con le aziende del territorio per proporre una esperienza enogastronomica completa".