CRISTINA RUFINI;
Cronaca

Agrivoltaico a Orbetello. Proposti 89mila pannelli. Il ’no’ della Regione: "Troppo impattante"

Parere sfavorevole al progetto presentato da una società di Rovigo controllata da un fondo londinese. Impianto grande come 35 campi di calcio.

Parere sfavorevole al progetto presentato da una società di Rovigo controllata da un fondo londinese. Impianto grande come 35 campi di calcio.

Parere sfavorevole al progetto presentato da una società di Rovigo controllata da un fondo londinese. Impianto grande come 35 campi di calcio.

di Cristina RufiniORBETELLOLa Maremma sempre più al centro di una battaglia ’rinnovabile’. Terra di conquista per aziende, grandi gruppi o piccole società con grandi sogni che si vogliono gettare nell’affaire energie rinnovabili. E le amministrazioni locali o anche più su – chi più, chi meno - impegnate ad arginare i progetti presentati a pioggia negli ultimi anni. Progetti che stando a quanti ne vengono a galla, giorno dopo giorno, finiscono copiosi nelle stanze dei ministeri interessati, Mase e via andare. L’ultimo, in ordine di tempo, salito agli onori delle cronache è l’immenso campo agrifotovoltaico, ipotizzato tra Albinia e Fonteblanda, sul territorio comunale di Orbetello, proposto da Aiem Green, con sede a Rovigo e controllata, pare, dal fondo londinese Impax Asset Managment Plc. Un progetto con numeri enormi, anche dopo la revisione al ribasso. Che prevede l’installazione di 89mila pannelli fotovoltaici rialzati da terra, per permettere colture nella zona sottostante, altrimenti avrebbe poco di agri. Per una produzione complessiva di 64 megawatt di picco. Altezza dei pannelli da terra da un minimo di 1.30 a 2.45 metri. Il tutto su un’estensione di 77 ettari (proprietà della Aiem) di cui 25 coperti dagli specchi solari, cioè un’area più o meno, per intenderci, come e 35 campi di calcio.

A questo progetto, di recente, la giunta della Regione ha dato parere sfavorevole, non senza aver chiesto, prima, chiarimenti e integrazioni. E avere sentito il parere di 18 enti interessati. Tra questi il Comune di Orbetello, favorevole dopo le integrazioni; la Provincia, favorevole con raccomandanzioni sulla viabilità; Consorzio di bonifica 6 Toscana Sud, favorevole con raccomandazioni. Ma c’è il Comune di Capalbio che invece ha dato parere sfavorevole per "aspetti di carattere paesaggistico, di localizzazione e di cumulo con altri progetti". Eh sì, le motivazioni fornite dall’amministrazione guidata da Gianfranco Chelini, infatti, hanno avuto un peso non indiffirente per la giunta regionale, che in un passaggio del suo parere cita: "il progetto non risulta coerente con l’esistente struttura pesaggistica, socio-economica ricettiva e agricola dell’area e in contrasato con le strategie di sviluppo". Ma non solo, la Regione nel suo provvedimento ha fatto pure notare che questo impianto andrebbe a ’cozzare’ o sovrapporsi a un impianto eolico il cui progetto è in fase di studio più o meno in quella stessa zona. Per questo e altre ragioni, con la delibera 208, la Giunta guidata dal presidente Eugenio Giani ha detto ’no’ al progetto di Aiem: "stante il permanere di elementi di criticità per quanto riguarda la compatibilità ambientale dell’impianto". Soddisfazione espressa dal Comitato Maremma Viva. "Apprendiamo con grande soddisfazione che la Regione Toscana – si legge in una nota – ha espresso parere negativo nell’ambito del procedimento di Via statale relativo a questo progetto". Il Comitato ritiene importante che il Comune di Capalbio abbia reso nell’ambito di detta procedura Via un parere sfavorevole, evidenziando la contrarietà dell’intervento per gli aspetti di carattere paesaggistico, di localizzazione e di cumulo con altri progetti. "Condividiamo le rappresentazioni svolte in più occasione dal sindaco di Capalbio in ordine alla localizzazione di grandi impianti di produzione di energia rinovabili che siano adeguati sia alla qualità del territorio che alla effettiva esigenza di consumo".