Chi conosce lui e il suo locale, non potrà che sentirsi orfano di un grande professionista della cucina e di un ristorante che ha ospitato personaggi di livello internazionale. Chi non ha avuto occasione di passare di lì almeno una volta, invece, non può neanche rendersi conto del patrimonio (fra gastronomia e storie vissute) che da oggi in poi non sarà più a disposizione del territorio. E non solo amiatino.
Ugo Quattrini (nella foto) ha preso una decisione che lui stesso definisce "molto sofferta": da oggi, chiuderà il ristorante "Aiuole", ovvero un locale che dal 16 luglio 1967 – giorno della sua apertura – ha fatto mettere le gambe sotto ad un tavolo a ospiti che altri locali avrebbero pagato pur di farli entrare a prendere anche solo un caffè. Chi conosce la storia, sa di cosa stiamo parlando, fare una lista di chi è passato di lì non renderebbe comunque giustizia al "perché" certe persone hanno deciso di farlo. Spesso, neanche conoscevano personalmente Ugo Quattrini, ma ne avevano sentito parlare e soprattutto avevano capito quale ambiente fosse. La prima volta magari prenotavano per curiosità, ma poi smettevano di essere clienti e diventavano amici.
"Mi dispiace molto – dice Quattrini –, ma ho dovuto fare una scelta professionale e anche personale molto importante. Non so cosa farò in futuro, ma senza fare nulla proprio non mi ci vedo. Adesso, però, voglio ringraziare tutte quelle persone che hanno vissuto il ristorante e gradito i piatti che proponevamo. Appena si è sparsa la voce di questa mia decisione mi sono arrivati molti attestati di stima e amicizia".
Perché più dei riconoscimenti ufficiali, delle recensioni e delle menzioni nelle guide, conta lo spessore delle persone che hanno ospitato (e fatto) la storia.
Luca Mantiglioni